Oltre mille soldati nordcoreani uccisi sul fronte ucraino, per i russi una zavorra

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Il Dubbio ESTERI

Secondo lo stato maggiore della Corea del sud più di mille soldati di Pyongyang sarebbero già rimasti uccisi in combattimento dopo essere stati inviati in assistenza alle truppe russe che combattono in territorio ucraino. La notizia resa pubblica lunedì dallo Joint Chiefs of Staff (JCS), segnala le enormi perdite subite dalle truppe asiatiche, autentica zavorra sulla prima linea del fronte. Le cause sono state analizzate, oltre che dai militari di Seul, anche dagli esperti statunitensi e naturalmente da osservatori in prima linea come quelli dell'esercito ucraino. (Il Dubbio)

Su altri giornali

I soldati di Kim Jong Un mandati a combattere a fianco dei militari russi non stanno più nelle retrovie della regione di Kursk, come gli aveva promesso Mosca: vanno all’attacco, nei cosiddetti «assalti al macello», come vengono chiamati nelle trincee russe. (La Stampa)

La collaborazione militare fra la Corea del Nord e la Russia si sta intensificando: secondo il Wall Street Journal, Pyongyang sta aumentando la fornitura di armi a Mosca per la guerra in Ucraina in cambio di denaro e petrolio, consentendo all'armata russa di guadagnare terreno. (La Stampa)

E Seul avvisa che oltre 1.000 militari della Corea del Nord sono stati uccisi o feriti finora nella guerra. Kiev ha diffuso un video dove si vedono i soldati russi che bruciano il viso di quelli nordcoreani. (ilmessaggero.it)

Kiev, la mattanza dei soldati di Kim

Ucraina, Nord Corea pronta a inviare altre truppe in Russia 23 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Se, soltanto qualche giorno fa, i blogger russi scrivevano che i militari arrivati da Pyongyang si erano rivelati decisivi nel consentire al Cremlino di conquistare un villaggio nella regione russa di Kursk, da Seoul è arrivata un'analisi ben diversa. (il Giornale)

La sua carta d'identità è palesemente falsa: non ha timbri e persino lo stemma della Federazione russa ha delle imperfezioni. È un soldato nordcoreano, uno dei tanti a cui la Russia ha fornito una falsa identità per non svelare, una volta deceduti o catturati, quanti militari il regime di Pyongyang sta fornendo a Vladimir Putin in quest'ultimo atto dell'operazione speciale. (il Giornale)