Perché c'è la guerra in Siria

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Corriere della Sera ESTERI

Dalla fine del mese di novembre 2024, si parla di nuovo della guerra civile in Siria. Il motivo è legato a un attacco a sorpresa delle forze ribelli Hayat Tahir al-Sham che si oppongono al regime di Bashar al-Assad e che in pochi giorni hanno conquistato quasi tutta Aleppo, la seconda città più grande del Paese, e avanzano verso Damasco. La ripresa di questo conflitto complica la già intricata situazione mediorientale, dove Israele sta combattendo con Hamas, a Gaza, ha siglato un cessate il fuoco con Hezbollah, in Libano, mentre resta altissima la tensione con l'Iran; e dove i ribelli Houthi, in Yemen, continuano a minacciare le navi commerciali nel Mar Ross0. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Non è il 24 agosto 1516. Recep Tayyip Erdoğan non entrerà da conquistatore ad Aleppo come il suo illustre predecessore Yavuz Sultan Selim. (Limes)

Non sappiamo se ci sono morti o feriti. L'ambasciata francese stava organizzando un convoglio sperando di uscire da Aleppo ma per oggi non è possibile, sembra siano in aumento gli scontri nelle aree fuori dalla città». (ilgazzettino.it)

Continuano gli scontri in Siria tra l'esercito regolare e i ribelli jihadisti filo-turchi che hanno lanciato un'offensiva nel nord del Paese. Qui le truppe siriane hanno rivendicato qualche successo: "Le unita' delle nostre forze armate hanno rafforzato le linee difensive con ogni tipo di materiale e personale militare durante la notte, hanno affrontato le organizzazioni armate e hanno impedito qualsiasi avanzata". (La Stampa)

Perché l'assalto dei jihadisti ad Aleppo è un tassello della terza guerra mondiale a pezzi

I ribelli siriani guidati dal gruppo islamista armato Hay’at Tahrir al-Sham (Comitato di liberazione del Levante) hanno sferrato un’articolata offensiva su Aleppo, penetrando nella seconda città più grande della Siria (2 milioni di abitanti) per la prima volta dal 2016. (Limes)

Ha causato centinaia di migliaia di morti e più di 10 milioni tra profughi e sfollati. Al culmine della guerra civile Aleppo era divisa tra aree controllate dal governo e aree ribelli, ma con l'aiuto della potenza aerea russa e di Hezbollah il regime del presidente Assad fu in grado di riprendere il controllo dell'intera città entro la fine del 2016. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono gli ultimi giorni di dicembre 2016 e Damasco è fredda, forse più del solito. La gente, dopo essersi lasciata alle spalle il Natale, affolla le vie della città sognando l'anno che verrà. (il Giornale)