Milan, attacco non pervenuto: dalle migliori premesse al flop
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E pensare che le premesse, in fondo, erano buone. Erano interessanti. C’era Morata che incrociava i suoi vecchi colori, situazione che di solito stimola (anche se sarebbe fuori luogo parlare di rivalsa). C’era Leao reduce da un trittico deluxe particolarmente confortante (Real, Cagliari, nazionale). C’era Reijnders in decollo verticale ormai da settimane. C’era Pulisic che ha iniziato questa stagione da protagonista come la scorsa. (La Gazzetta dello Sport)
Ne parlano anche altri media
Nulla. Figuratevi che Fonseca crede ancora allo scudetto. (ilBianconero)
Damascelli sul sabato di Serie A: "Comandano le nerazzurre. E adesso tocca a Conte" (TUTTO mercato WEB)
Sette mesi dopo le due squadre si affidano a due «giochisti» conclamati e ne esce una partita ancor più da sbadigli, se non da voglia di scappare. L'ultima volta, fine aprile a Torino, finì 0-0. (il Giornale)
"Se la squadra che deve vincere assolutamente la partita per restare aggrappato al treno scudetto tira in porta per la prima volta al 50', vuol dire che ha fallito la partita": comincia così il commento de La Gazzetta dello Sport sulla prova deludente di San Siro da parte del Milan (Tutto Napoli)
Se fosse stato il Milan di un tempo, il pari sarebbe un risultato ottimo per la Juve. Si poteva fare di più rispetto a 7 tiri, di cui solo 2 nella porta avversaria? Probabilmente sì, considerando anche la vulnerabilità della difesa rossonera, punita ben 14 volte. (Tutto Juve)
Vista la situazione Thiago Motta sceglie di schierare centravanti titolare l'ex esubero McKennie. Milan-Juventus, uno 0-0 che non fa male ai bianconeri (RaiNews)