Cecilia Sala e caso Abedini, destini incrociati: le mosse del governo e la data chiave
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Occhi puntati sulla Corte di Appello di Milano che, nell'udienza fissata il prossimo 15 gennaio alle 9, dovrà decidere se concedere o meno i domiciliari a Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano 38enne bloccato il 16 dicembre scorso all'aeroporto di Malpensa dalla Digos dopo essere atterrato da Istanbul su ordine della giustizia americana e attualmente detenuto a Opera. L'uomo è accusato di terrorismo per aver violato le leggi americane sull'esportazione di componenti elettronici sofisticati dagli Usa all'Iran. (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altre testate
Non solo perché vede su fronti opposti Stati Uniti e Iran, ma anche perché l'amministrazione americana è sostanzialmente congelata fino al 20 gennaio, giorno in cui a Capitol Hill si terrà l'inauguration day e Donald Trump entrerà formalmente in carica. (il Giornale)
«Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. «La situazione di nostra figlia, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante», hanno scritto in una nota. (Il Dubbio)
“Pregherò per lei e per me”. Il legale lo ha informato del parere negativo ai domiciliari della procura generale e delle prossime mosse difensive, poi l’ingegnere iraniano ha chiesto di sapere di più di C… (La Repubblica)
Un grosso, delicato garbuglio in cui alla fine l'ultima parola spetterà al governo: ma che intanto scaraventa sul tavolo di tre giudici milanesi una responsabilità assai gravosa. (il Giornale)
La posizione di Abedini è complessa: non è un ostaggio innocente come Sala, ma non può essere liquidato automaticamente a trafficante d’armi. L'analisi dell'avvocato Luca Picotti. La posizione di Abedini è decisamente più complessa di chi da una parte lo paragona a Cecilia Sala come ostaggio innocente e chi dall’altra lo liquida automaticamente a trafficante d’armi o terrorista. (Start Magazine)
E a mostrare quanto Teheran non sia disposta a concessioni finché Mohammad Abedini, detenuto a Milano su richiesta degli Usa che l’accusano di aver fornito tecnologie per i droni … (Il Fatto Quotidiano)