I giocatori del Milan, professionisti della ribellione senza rispetto per tecnico, club e tifosi

I giocatori del Milan, professionisti della ribellione senza rispetto per tecnico, club e tifosi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Gazzetta dello Sport SPORT

Quasi per definizione, l’allenatore è il capro espiatorio. Non ci sono risultati? Colpa sua. La squadra gioca male? Colpa sua. I calciatori la fanno sempre franca: non vengono licenziati, hanno sempre una possibilità di rilanciarsi alla faccia del colpevole di ogni male, l’allenatore appunto, magari dopo che per quest’ultimo è arrivato l’esonero. Al Milan, da questo punto di vista, stiamo osservando un salto di qualità: a Fonseca vengono imputati anche i comportamenti sbagliati dei giocatori rossoneri. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre fonti

Ancora una volta Theo è finito nel mezzo dopo l’episodio del cooling break dell’Olimpico nel quale, insieme a Leao, non aveva seguito la squadra in panchina, che nel frattempo riceveva le indicazioni da Paulo Fonseca (Liberoquotidiano.it)

Non ce ne voglia Terracciano, per carità, ma capite adesso cosa intendevamo quando dicevamo che se l'intenzione era alzare il livello non si poteva non intervenire sul portiere? Perché avere un campione in porta vale esattamente come avere un grande centravanti e le parate, esattamente come i gol, portano punti. (Viola News)

È una partita stramba, divertente, con tre gol e due annullati giustamente a Kean, due espulsi, Palladino e Theo Hernandez, soprattutto tre rigori parati come non è mai accaduto negli ultimi vent’anni. (Corriere della Sera)

Pagelle Fiorentina-Milan: Theo Hernandez col motore fuso 4, Tomori inguardabile 4,5, Pulisic salvo 6,5, Super De Gea 8

Cosa non ha funzionato nella trasferta di Firenze: dalle scelte di Fonseca al modo di giocare. Questi primi mesi stagionali hanno messo in luce una squadra difficile da inquadrare, aspetto per niente positivo per chi punta allo scudetto e a lottare tra le squadre di prima fascia in Champions (Sky Sport)

Certo, la sconfitta di Leverkusen era maturata soprattutto per la prima ora di buio praticamente assoluto, a cui però era seguita un'ultima mezzora talmente confortante da far uscire il Diavolo dalla BayArena con la netta sensazione di una sconfitta immeritata. (La Gazzetta dello Sport)

Il Milan sconfitto a Firenze (2-1, gol dell'ex Adli e di Gundmundsson, Pulisic per i rossoneri) nel corso di una partita confusa e anche molto nervosa. Leggi la cronaca Acchiappa il rigore di Kean, poi s’arrende anche lui. (Corriere della Sera)