Il legale di Abedini: "Commosso da Cecilia Sala, preghera' per lei"

03/01/2025 INTERNO

Mohammad Abedini Najafabadi, il 38enne iraniano arrestato a Malpensa il 16 dicembre scorso su richiesta degli Stati Uniti, ha chiesto di scrivere su un foglio il nome della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta in Iran, perche' "e' molto commosso" e "su lei, oltre che su se', preghera' molto in questi giorni". Lo ha detto ai cronisti l'avvocato Alfredo De Francesco all'uscita dal carcere milanese di Opera al termine di un colloquio con il suo assistito. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altre testate

Sul caso Cecilia Sala, la giornalista detenuta da 16 giorni a Teheran nella prigione per oppositori politici di Evin, l’ambasciatrice italiana Paola Amadei è stata ricevuta al ministero degli Esteri. L’incontro è avvenuto dopo il vertice convocato d’urgenza da Giorgia Meloni e l’incontro della premier con la madre della giornalista 29enne. (Open)

Vi spiego il vero nodo politico-giuridico del caso Sala-Abedini La posizione di Abedini è decisamente più complessa di chi da una parte lo paragona a Cecilia Sala come ostaggio innocente e chi dall’altra lo liquida automaticamente a trafficante d’armi o terrorista. (Start Magazine)

Certo, questo non significa che non sia in corso e già da giorni una fitta interlocuzione tra il governo italiano e Washington, con contatti e scambi di informazioni a più livelli. Il destino di Cecilia Sala resta legato a una triangolazione diplomatica che più complessa non poteva essere. (il Giornale)

Abedini, ora detenuto a Opera, era accusato negli Usa da una corte di (Inside Over)

L'Iran alza la voce. Che l'incontro tra l'ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, e il ministro degli Esteri iraniano sul caso di Cecilia Sala, collegato suo malgrado a quello di Mohammad Abedini, non abbia per ora raggiunto i frutti sperati è chiaro da due … (L'HuffPost)

L'avvocato Alfredo De Francesco ha incontrato il suo assistito nel carcere di Opera Foto di archivio (LAPRESSE)