Mo: Onu, 'a Gaza atti che ricordano i più gravi crimini internazionali'
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"Quali precauzioni sono state prese a Gaza, se più del 70 percento degli alloggi civili è stato danneggiato o distrutto?". Lo ha detto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Joyce Msuya, capo ad interim dell'agenzia umanitaria Ocha, aggiungendo che "stiamo assistendo ad atti che ricordano i più gravi crimini internazionali". (Civonline)
La notizia riportata su altre testate
In questi stessi sei mesi, si evince che circa il 70% di morti nella Striscia di Gaza sono donne e bambini: “una violazione sistematica dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale, tra cui distinzione e proporzionalità”, come ha affermato il rapporto stesso, pubblicato oggi a Ginevra. (Ultima Voce)
La missione Onu in Libano denuncia che "Due scavatrici e un bulldozerdelle Idf hanno distrutto parte di una recinzione e unastruttura in cemento nella base di Ras Naqura" (RaiNews)
Mi torna in mente una battuta che gli avevo fatto: “A Khan Younis avete una seconda città che si chiama Hamad, da quando siete così prolifici qui al Sud?”. Cerco nella memoria le immagini di questo quartiere residenziale in cui una volta ero venuta a trovare un amico, prima della guerra. (Il Fatto Quotidiano)
Il 70% delle morti accertate nei primi sei mesi dell’invasione israeliana a Gaza sono donne e minori (il 44%), la maggior parte aveva tra 5 e 9 anni. Il rapporto Onu fotografa la mattanza, mentre Tel Aviv annuncia: i palestinesi non potranno tornare nel nord della Striscia (il manifesto)
Secondo il rapporto questi dati indicano “una violazione sistematica dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale, tra cui distinzione e proporzionalità”. Circa il 70% delle persone uccise a Gaza nei primi 6 mesi di attacchi israeliani erano donne e bambini. (Il Fatto Quotidiano)
Morti a Gaza: anche l’Onu conferma che i numeri di Hamas erano pura propaganda, ripresa da media che le fanno da megafono Ugo Volli: “Oggi essere antisemiti è tornato di moda e il terrorismo islamico piace alla sinistra, non solo estrema, perché sfida la civiltà occidentale e sembra rivoluzionario” Di Iuri Maria Prado, Ugo Volli (israele.net)