Manovra e famiglie, fondi ai redditi più bassi

Manovra e famiglie, fondi ai redditi più bassi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera INTERNO

Potrebbe passare anche da un rafforzamento dell’Assegno unico il piano allo studio del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per potenziare gli aiuti alla natalità, che registra consensi anche tra le opposizioni. Un intervento limitato alle sole detrazioni fiscali taglierebbe fuori dai benefici i contribuenti «incapienti», che avendo poche o zero tasse da pagare, non possono scontare nulla. Proprio per questa ragione, due anni fa, venne introdotto l’assegno unico, un bonus monetario. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

"E' un'iniziativa importante, un bel segnale", l'idea di agire sulle detrazioni fiscali per far pagare meno tasse a chi fa figli, obiettivo a cui starebbe lavorando il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in vista della Manovra. (Adnkronos)

Potenziare l’assegno unico, come dice il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo. Ma qualunque decisione dovrà passare per una revisione degli sconti d’imposta. (ilmessaggero.it)

E il fatto che già ora se ne parli tanto è la dimostrazione non solo della volontà di continuare a investire su questo fronte come abbiamo fatto fin dal primo giorno, ma anche della centralità che il governo Meloni ha restituito alla questione demografica, con i pensieri, le parole, le opere, e senza omissioni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Fate figli, se potete», la genialata del ministro che penalizza chi avrebbe bisogno di aiuti per costruire una famiglia

All’ipotesi di un intervento specifico e non residuale per le famiglie con figli mancava un imprimatur ufficiale del partito della premier, Fratelli d’Italia. Ed è arrivato ieri, con le parole del plenipotenziario sui dossier economici, il viceministro al Tesoro Maurizio Leo: il governo, dice, vuole «favorire le detrazioni per la famiglia e la natalità. (Avvenire)

Ma qualcosa non funziona se a fine 2023 sono nati solo 379 mila bambini (meno 3,6% rispetto al 2022); se il baby boom del 1964 con il record di 1.035.207 nati sembra un altro mondo; se l’età media delle donne italiane al primo figlio è di quasi 32 anni (31,6) contro i 29,7 della media Ue e se in Italia il numero medio di figli per donna è 1,20 (il minimo storico di 1,19 è del 1995) contro la media Ue di 1,46. (Corriere della Sera)

Ecco la genialata del ministro: meno tasse per chi ha più figli. Ma più tasse per i single e le coppie senza bimbi: previsto il taglio delle detrazioni, tetti più bassi delle spese da portare a rimborso, fino a franchigie più alte. (LaC news24)