Strage di Calenzano, un siciliano tra i dispersi dell’esplosione del deposito di carburanti

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Tempo Stretto INTERNO

Identificata una delle due vittime accertate, si cerca un operaio di 57 anni originario di Catania Ci sarebbe anche un siciliano tra gli operatori che mancano all’appello dopo la strage di Calenzano, in provincia di Firenze. Nella lista dei dispersi figura infatti anche un operaio 57enne originario di Catania, ancora non rintracciato insieme ad un 62enne di Napoli, un 49enne di Novara, un 45enne nato in Germania ma residente in Italia e un un operaio di Matera di 45 anni. (Tempo Stretto)

Ne parlano anche altre testate

È stato identificato il corpo di una delle persone morte nell’esplosione di Calenzano. Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio della provincia di 45 anni. (Sassilive.it)

«Il lavoro in questo Paese è stato reso uno straccio. Si sono create le condizioni per cui gente sempre più povera accetta e continuerà ad accettare lavoro pur che sia. (La Repubblica Firenze.it)

Identificata la prima vittima, un padre di famiglia 51enne (il Giornale)

Esplosione Calenzano,un ferito: «Boato fortissimo e poi il sangue»

La lista delle trentacinque persone che erano entrate nel sito Eni di Calenzano è l’elenco di un dramma che ora dopo ora spegne le speranze su ognuna di quelli che mancano all’appello. Il primo ad essere stato identificato è Vincenzo Martinelli, 51 anni, residente a Prato e originario di Napoli: aveva due figlie ed era autista di autocisterne. (Giornale di Sicilia)

L'indicazione è quella di non uscire di casa e tenere chiuse le finestre ed eventuali ricadute”, ha detto il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani. Ingenti danni sono stati riportati anche nei capannoni industriali situati nei pressi della raffineria. (La Repubblica Firenze.it)

Eravamo solo io e mia moglie». «Ho sentito un boato fortissimo, sono esplosi tutti i vetri e poi ho cominciato a perdere sangue» il drammatico racconto di un ragazzo testimone dell'esplosione nella raffinerie Eni di Calenzano, rimasto ferito da alcune schegge di vetro. (Corriere della Sera)