Esplosione vicino al centro commerciale I Gigli: paura e polemiche a Calenzano
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il boato dell’esplosione ha squassato un’area vasta intorno al deposito Eni e in linea d’aria è vicino il centro commerciale I Gigli che in un lunedì di dicembre a quell’ora era già pieno di gente. Il lunedì mattina è considerato infatti uno dei momenti più gettonati per gli acquisti, soprattutto per genitori e nonni in quanto i figli e i nipoti sono a scuola e per chi il lunedì è di riposo dal lavoro. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altri giornali
Ci sarebbe anche un siciliano tra gli operatori che mancano all’appello dopo la strage di Calenzano, in provincia di Firenze. Nella lista dei dispersi figura infatti anche un operaio 57enne originario di Catania, ancora non rintracciato insieme ad un 62enne di Napoli, un 49enne di Novara, un 45enne nato in Germania ma residente in Italia e un un operaio di Matera di 45 anni. (Tempo Stretto)
Ingenti danni sono stati riportati anche nei capannoni industriali situati nei pressi della raffineria. L'indicazione è quella di non uscire di casa e tenere chiuse le finestre ed eventuali ricadute”, ha detto il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani. (La Repubblica Firenze.it)
Quando la centrale operativa dell’emergenza ha fatto partire l’allarme, le prime associazioni attivate sono state quelle del posto: la Pubblica assistenza di Calenzano e la Misericordia. Voci dei soccorritori: i volontari fiorentini sono stati tra i primi ad arrivare sul posto. (LA NAZIONE)
Quindi la nube nera che si è alzata, visibile da chilometri. L'esplosione di Calenzano, dove un incidente le cui cause sono ancora da stabilire ha fatto saltare parte del deposito dove i camion caricano il carburante ripropone il tema della sicurezza sul lavoro. (LA NAZIONE)
La lista delle trentacinque persone che erano entrate nel sito Eni di Calenzano è l’elenco di un dramma che ora dopo ora spegne le speranze su ognuna di quelli che mancano all’appello. Due corpi finora sono stati ritrovati mentre altri tre uomini, irrintracciabili, sono molto probabilmente ancora tra le macerie di ciò che resta di quella esplosione. (Giornale di Sicilia)
La fiammata e la colonna di fumo nero che si alza in cielo: il momento dell’esplosione nel sito Eni di Calenzano , in provincia di Firenze, avvenuto la mattina del 9 di dicembre, ripreso da una telecamera di sicurezza. (Il Fatto Quotidiano)