Morti e dispersi di Calenzano hanno tra i 45 e i 62 anni: tra loro 3 lucani
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La lista delle trentacinque persone che erano entrate nel sito Eni di Calenzano è l’elenco di un dramma che ora dopo ora spegne le speranze su ognuna di quelli che mancano all’appello. Due corpi finora sono stati ritrovati mentre altri tre uomini, irrintracciabili, sono molto probabilmente ancora tra le macerie di ciò che resta di quella esplosione. Il primo ad essere stato identificato è Vincenzo Martinelli, 51 anni, residente a Prato e originario di Napoli: aveva due figlie ed era autista di autocisterne. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altre fonti
Sono quelli in cui si vede l’esplosione di Calenzano, avvenuta nel deposito di carburanti lunedì 9 dicembre. Si vedono le normali operazioni di carico dei camion, che poi portano il carburante stesso ai distributori. (LA NAZIONE)
"Ho sentito un boato, i vetri delle finestre sono andati in frantumi e un vetro mi ha ferito in fronte. Solo due punti di sutura fortunatamente". Così Nicolas Magnolfi, operaio 29enne di una ditta vicina allo stabilimento Eni di Calenzano (Firenze), racconta ai giornalisti il momento dell'esplosione che questa mattina ha causato due morti, nove feriti e tre dispersi. (Il Sole 24 ORE)
Identificata la prima vittima, un padre di famiglia 51enne (il Giornale)
Ci sarebbe anche un siciliano tra gli operatori che mancano all’appello dopo la strage di Calenzano, in provincia di Firenze. Nella lista dei dispersi figura infatti anche un operaio 57enne originario di Catania, ancora non rintracciato insieme ad un 62enne di Napoli, un 49enne di Novara, un 45enne nato in Germania ma residente in Italia e un un operaio di Matera di 45 anni. (Tempo Stretto)
Lunedì 9 dicembre a Calenzano, nel deposito Eni, è avvenuta un’esplosione che ha causato morti, dispersi e feriti. Cosa sappiamo fino a ora, dall’ipotesi della scintilla ai lavoratori coinvolti, passando per i rischi per la salute a causa della nube tossica che si è alzata in cielo dopo lo scoppio. (Virgilio Notizie)
Per la prima volta con l'incidente dell'impianto Eni di Calenzano è stato attivato IT-alert, il sistema di allarme pubblico sviluppato dalla Protezione Civile. (Fanpage.it)