Nomine Ue, l'ira di Meloni: scontro alla cena con i leader. «Metodo e merito, queste scelte sono sbagliate»

Nomine Ue, l'ira di Meloni: scontro alla cena con i leader. «Metodo e merito, queste scelte sono sbagliate»
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Corriere Roma INTERNO

All’una di notte, prima di tornare a Roma, Giorgia Meloni si ferma a parlare con i cronisti. Nega che la sua scelta possa essere in qualche modo un autogol, che la possa vedere isolata, d’ora in avanti, negli equilibri della Ue: «All’Italia verrà riconosciuto ciò che le spetta per il ruolo e il peso che abbiamo, non per la simpatia nei confronti del governo. Escludo che qualcuno voglia farcela pagare, sarebbe vergognoso, il nostro voto non mette a rischio la nostra posizione». (Corriere Roma)

Ne parlano anche altri giornali

"Il tema non è Ursula von der Leyen ma quali sono le politiche che vuole portare avanti. E su questo non abbiamo risposte. (la Repubblica)

E invece la premier italiana nella capitale europea ha dovuto fronteggiare Emmanuel Macron con cui – lo testimoniano sempre le immagini del G7 – è palese la reciproca freddezza, per usare un eufemismo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. "Vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti i leader Ue. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L'Ue conferma von der Leyen, Meloni si astiene e resta ai margini (come Orban)

E’ fumata bianca al Consiglio europeo sui vertici delle future istituzioni Ue. I 27 capi di Stato e di governo hanno dato il via libera al pacchetto di nomi concordato tra le tre principali famiglie politiche europee: la popolare Ursula von der Leyen avrà un bis alla Commissione europea, l’ex premier socialista portoghese Antònio Costa andrà alla presidenza del Consiglio europeo e la premier estone liberale Kaja Kallas ricoprirà il posto di Alta rappresentante Ue per la politica estera. (LAPRESSE)

L’inevitabile sconfitta per mano della Francia sulla vicepresidenza economica esecutiva della Commissione europea. Uno scontro caricato di significati “identitari” dalla leader di Fratelli d’Italia – ma privo di reali contenuti … (la Repubblica)

Alla fine, ha prevalso la linea dettata dalla maggioranza: nel corso del summit che si è chiuso giovedì notte a Bruxelles, i leader dell'Unione europea hanno concordato di concedere un secondo mandato alla tedesca Ursula von der Leyen alla guida della Commissione. (EuropaToday)