Ue, accordo sulle nomine senza l'Italia: via libera a von der Leyen, Costa e Kallas

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LAPRESSE INTERNO

Roma non appoggia l'intesa. Meloni: "Proposta sbagliata nel metodo e nel merito" E’ fumata bianca al Consiglio europeo sui vertici delle future istituzioni Ue. I 27 capi di Stato e di governo hanno dato il via libera al pacchetto di nomi concordato tra le tre principali famiglie politiche europee: la popolare Ursula von der Leyen avrà un bis alla Commissione europea, l’ex premier socialista portoghese Antònio Costa andrà alla presidenza del Consiglio europeo e la premier estone liberale Kaja Kallas ricoprirà il posto di Alta rappresentante Ue per la politica estera. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre fonti

Sono molto onorata e molto felice di condividere la responsabilità con la mia cara amica Kaja Kallas e con Antonio Costa". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del vertice Ue sulle nomine della prossima legislatura "Il tema non è Ursula von der Leyen ma quali sono le politiche che vuole portare avanti. (la Repubblica)

Da questo squarcio sui negoziati in corso per la composizione del prossimo Eurogoverno di Ursula von der Leyen nasce la solitaria battaglia di Giorgia Meloni a Bruxelles. L’inevitabile sconfitta per mano della Francia sulla vicepresidenza economica esecutiva della Commissione europea (la Repubblica)

Poltrone in Europa, l'eterno duello Italia-Francia. Vogliono la stessa delega: il vero business è la difesa

Nega che la sua scelta possa essere in qualche modo un autogol, che la possa vedere isolata, d’ora in avanti, negli equilibri della Ue: «All’Italia verrà riconosciuto ciò che le spetta per il ruolo e il peso che abbiamo, non per la simpatia nei confronti del governo. (Corriere Roma)

Con lei, a completare il quadro dei top job, le massime cariche delle istituzioni Ue, ci sono il portoghese Antonio Costa alla presidenza del Consiglio e l'estone Kaja Kallas all'Alto rappresentante per la politica estera. (EuropaToday)

E invece la premier italiana nella capitale europea ha dovuto fronteggiare Emmanuel Macron con cui – lo testimoniano sempre le immagini del G7 – è palese la reciproca freddezza, per usare un eufemismo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)