L'Ue conferma von der Leyen, Meloni si astiene e resta ai margini (come Orban)

L'Ue conferma von der Leyen, Meloni si astiene e resta ai margini (come Orban)
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
EuropaToday INTERNO

Alla fine, ha prevalso la linea dettata dalla maggioranza: nel corso del summit che si è chiuso giovedì notte a Bruxelles, i leader dell'Unione europea hanno concordato di concedere un secondo mandato alla tedesca Ursula von der Leyen alla guida della Commissione. Con lei, a completare il quadro dei top job, le massime cariche delle istituzioni Ue, ci sono il portoghese Antonio Costa alla presidenza del Consiglio e l'estone Kaja Kallas all'Alto rappresentante per la politica estera. (EuropaToday)

La notizia riportata su altri media

Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. Sono molto onorata e molto felice di condividere la responsabilità con la mia cara amica Kaja Kallas e con Antonio Costa". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Roma non appoggia l'intesa. Meloni: "Proposta sbagliata nel metodo e nel merito" (LAPRESSE)

Nega che la sua scelta possa essere in qualche modo un autogol, che la possa vedere isolata, d’ora in avanti, negli equilibri della Ue: «All’Italia verrà riconosciuto ciò che le spetta per il ruolo e il peso che abbiamo, non per la simpatia nei confronti del governo. (Corriere Roma)

Poltrone in Europa, l'eterno duello Italia-Francia. Vogliono la stessa delega: il vero business è la difesa

La presidente della Commissione europea prima di andare in Parlamento dovrà dire che cosa vuole fare. E su questo non abbiamo risposte. (la Repubblica)

L’inevitabile sconfitta per mano della Francia sulla vicepresidenza economica esecutiva della Commissione europea. Uno scontro caricato di significati “identitari” dalla leader di Fratelli d’Italia – ma privo di reali contenuti … (la Repubblica)

E invece la premier italiana nella capitale europea ha dovuto fronteggiare Emmanuel Macron con cui – lo testimoniano sempre le immagini del G7 – è palese la reciproca freddezza, per usare un eufemismo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)