Maxi frode da 14 milioni di euro, finti prestiti e 19 arresti: crolla la 'Casa di carta' della società

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Maxi frode ai danni dello Stato del valore di quasi 14 milioni di euro. E 19 persone raggiunte da misura cautelare nell'ambito di un'indagine condotta dalla guardia di finanza del comando provinciale... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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Tre misure cautelari, di cui due arresti. L'ente riferisce di essere parte lesa e quindi non indagata. Il fratello di un pm antimafia coinvolto nell'inchiesta (Open)

Infatti prime luci dell’alba di oggi, martedì 5 novembre 2024 le Fiamme gialle del comando provinciale di Como hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Monza nei confronti di 19 persone di cui 7 sono finite in carcere, 7 ai domiciliari e 5 sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito dell’indagine denominata “Casa di carta” che ha riguardato un’associazione a delinquere dedita alle frodi ai danni dello Stato. (Prima Lecco)

“Secondo me, se Banca Progetto prendeva il mio nome e cognome diceva: ‘Lasciamo stare tutto’”. Prima per le pratiche di finanziamento concesse a società riconducibili alla criminalità organizzata e in seconda battuta per una maxi frode da 14 milioni di euro e scivolata sull’asse Monza-Brescia (MilanoToday.it)

Truffa sui finanziamenti statali per 13,8 milioni di euro, 19 misure cautelari

La Guardia di Finanza sta effettuando una serie di perquisizioni nella sede di Banca Progetto. L'istituto è sotto accusa per un prestito di 6,7 milioni di fondi garantiti dallo Stato ottenuti dalla banca tramite documentazione falsa. (Sky Tg24 )

Le attività investigative hanno consentito di rilevare condotte illecite attribuite a un agente bresciano di un intermediario finanziario, il quale, con l’ausilio di un collaboratore e del rappresentante legale di una società,avrebbe consentito a quest’ultima di beneficiare di tre prestiti assistiti - per la maggior parte - dal Fondo centrale di garanzia a favore delle P. (brescia.corriere.it)

Per convincere il funzionario che doveva valutare la richiesta di finanziamento organizzavano se necessario una messinscena da film: capannone affittato ad hoc, cancelli riverniciati e insegne posizionate per l’occasione, personale pronto a recitare a beneficio dell’ispettore inviato a controllare lo stato della società che chiedeva di poter accedere ai fondi garantiti dallo Stato. (Espansione TV)