Calenzano, il titolare della ditta dribbla le domande: “Non so di che cosa state parlando”

Calenzano, il titolare della ditta dribbla le domande: “Non so di che cosa state parlando”
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La Repubblica Firenze.it INTERNO

Firenze — «Non so di cosa sta parlando la saluto» si limita a dire interpellato da Repubblica sull’esplosione al deposito Eni Giacomo Dandrea. Dribbla le domande e non risponde, il titolare della Sergen, la ditta lucana per cui lavoravano due dei cinque morti nella strage di Calenzano, Franco Cirelli e Gerardo Pepe, e un ferito grave, Luigi Murno. «Profondo cordoglio per tutte le vittime. Sergen … (La Repubblica Firenze.it)

La notizia riportata su altre testate

L’esplosione ha causato la morte di cinque lavoratori e il ferimento di 26 persone, incluso Emiliano Braccini e con lui Luigi Murno. (LA NAZIONE)

Sono nove, in provincia di Savona, gli stabilimenti classificati come "a rischio di incidente rilevante" come il deposito di Eni a Calenzano, teatro ieri dell'esplosione che ha causato 5 morti e decine di feriti. (IVG.it)

Numerose le delegazioni dei lavoratori, inclusa una dello stabilimento Eni di Livorno, tanti anche gli amministratori locali venuti a testimoniare la loro solidarietà per la seconda tragedia nel giro di pochi mesi nell'area fiorentina, dopo quella di via Mariti, lo scorso 16 febbraio, anche se hanno preferito lasciare la parola ai sindacati. (Tiscali Notizie)

Manifestazione a Calenzano 'basta morti, servono più controlli'

Il deposito Eni di Calenzano è stato messo sotto sequestro dalla procura di Prato nell’ambito dell’inchiesta aperta in seguito alla violenta esplosione che il 9 dicembre ha squassato l’impianto uccidendo cinque persone. (Open)

E a Cremona, dove esiste un deposito molto simile, non manca qualche preoccupazione. Una tragedia che avrebbe potuto essere anche più grave perché accanto alla pensilina di ricarica dove si è verificata l’esplosione ci sono almeno 20 cisterne che contengono carburante. (CremonaOggi)

1 Visualizzazioni Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime dell’incidente al deposito carburanti Eni di via Erbosa. L’iban del conto, presso Unicredit spa, tesoriere del Comune, è IT43Y0200838103000107278108. (055firenze)