Le Lega diserta i banchi della Camera: «Treni in ritardo». La premier: anche io

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ilmessaggero.it INTERNO

Qualche problema, interno alla maggioranza di governo, è andato in scena nell’aula di Montecitorio. Tutti a chiedersi nei banchi affollatissimi di FdI: «Dove stanno i leghisti? Già tornati nelle loro valli a cercare di riacciuffare i voti del Nord che ormai sono nostri?». I deputati del Carroccio a Montecitorio non si fanno quasi vedere. Finché non vengono raggiunti in chat dalla dirigenza del gruppo che li avverte: «Tutti in aula subito, ad ascoltare il premier». (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

Invoca ancora una volta la «compattezza» della sua maggioranza, Giorgia Meloni, ma lo fa prendendo la parola in Aula, alla Camera, di fronte ai banchi semideserti della Lega. Visibile imbarazzo nelle truppe della premier. (La Stampa)

La voce è rauca, tanto bassa da averla quasi costretta a consegnare un testo scritto, ma riesce lo stesso ad alzarla di diversi decibel quando nella replica prende di petto il Pd, rispondendo a Peppe Provenzano e non si era mai vista una replica lunga tre quarti d’ora buona parte dei quali spesi per rispondere a un solo parlamentare. (il manifesto)

«In effetti ho subito notato che nei loro banchi i deputati erano solo tre e nemmeno i ministri abbondavano: in un momento così, salta subito all’occhio. Ecco, direi un tantino inconsueto». Quei banchi vuoti della Lega mentre parlava Giorgia Meloni: li avrà visti no? (la Repubblica)

Meloni attacca ancora: «Le macumbe del Pd non hanno funzionato»

La premier Giorgia Meloni è giunta al Senato per la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Ad accoglierla il presidente del Senato Ignazio La Russa. (La Stampa)

Di Cinzia Comandé e Giulio Ucciero per Metropolis Le comunicazioni di Giorgia Meloni in Parlamento in vista dell'ultimo consiglio europeo dell'anno, giovedì a Bruxelles, trasforma l'aula in un ring. (la Repubblica)

E le scintille non sono mancate, sia nei confronti del Pd che del M5s, anche se l'episodio che ha tenuto banco per tutta la mattinata ha riguardato una forza di maggioranza, e cioè la Lega, i cui deputati sono risultati per la gran parti assenti dall'aula quando la presidente del Consiglio ha iniziato a parlare. (Il Dubbio)