"Volkswagen, la battaglia sarà durissima"
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Dal sindacato tedesco Ig Metall una lezione di pragmatismo al leader Cgil, Maurizio Landini. Per la serie: da oggi sarà sciopero generale in tutti gli impianti Volkswagen contro i tagli salariali e gli annunci di chiusura di fabbriche con gli inevitabili licenziamenti. Al centro della protesta è il primo produttore di veicoli in Europa, alle prese con una severissima cura dimagrante per ridare fiato ai conti. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Scontro frontale. I sindacati dei metalmeccanici tedeschi e Volkswagen non hanno trovato un accordo e i dipendenti della casa automobilistica tedesca sono pronti allo sciopero: “Sarà la battaglia più dura di sempre” annunciano le sigle. (Virgilio Notizie)
"Se necessario, questa sarà la più dura battaglia di contrattazione collettiva che Volkswagen abbia mai visto", ha avvertito il sindacato in un comunicato stampa, al termine del periodo di dialogo sociale obbligatorio per 120.000 dipendenti del marchio in Germania. (Italia Oggi)
Si acuisce la crisi Volkswagen. I dipendenti della casa di Wolfsburg hanno incrociato le braccia in Germania in segno di protesta contro un massiccio piano di tagli al personale, che potrebbe portare alla chiusura di tre stabilimenti e alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. (FIRSTonline)
«Se necessario, questa sarà la battaglia contrattuale collettiva più dura che Volkswagen abbia mai conosciuto», avverte il sindacato in un comunicato stampa, al termine del periodo di dialogo sociale obbligatorio per 120 mila dipendenti del marchio in Germania. (Corriere della Sera)
Le case automobilistiche hanno investito nella produzione di veicoli elettrici in vista del divieto di vendita di nuove auto con motore a combustione previsto dall'UE entro il 2035. Ma ora sono alle prese con il calo della domanda (AGI - Agenzia Italia)
Prima giornata di sciopero alla Volkswagen in quella che i sindacati hanno affermato che potrebbe essere “la battaglia contrattuale collettiva più dura che l’azienda abbia mai conosciuto”. Tutti i dipendenti sono stati infatti chiamati a sospendere il lavoro ad oltranza per opporsi alle migliaia di tagli di posti previsti dal gruppo. (Il Fatto Quotidiano)