Aumento stipendio ministri, governo verso lo stop. E l’ok alla Manovra può slittare a dopo Natale

Aumento stipendio ministri, governo verso lo stop. E l’ok alla Manovra può slittare a dopo Natale
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L’obiettivo, come sempre, è chiudere la Manovra prima di Natale. Il 23 notte o il 24 mattina, evitando l’incubo ricorrente dei parlamentari: il panettone mangiato tra gli scranni di Montecitorio e palazzo Madama. La realtà però, al momento è che il testo è ancora in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati dove da ieri mattina si è cominciato a votare a oltranza gli emendamenti dei deputati e dei relatori e i tempi potrebbero allungarsi. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Le bagarre di questi giorni per l'emendamento alla Legge di Bilancio che prevedeva un aumento di 7.000,00 euro al mese da destinare ai Ministri non eletti, ha fatto discutere. (Il Giornale d'Italia)

L'obiettivo dell'esecutivo è chiudere i lavori entro domattina, alle 9.45, con il mandato al relatore. Il governo lavora alla messa a punto degli emendamenti dei deputati che saranno riformulati e che poi saranno sottoposti al voto. (la Repubblica)

L’esponente di FdI, a sua volta non parlamentare, fino a sabato era sembrato difendere la proposta di cui al momento tutta la maggioranza disconosce la paternità. Che i ministri non parlamentari guadagnino meno degli altri non è “giusto”, ma “è assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche“. (Il Fatto Quotidiano)

Crosetto chiede il ritiro del regalo di Natale ai ministri

La proposta prevede un rinnovo fino a un massimo di 40 anni a fronte di un impegno dei concessionari a predisporre “piani straordinari di investimento pluriennale”. La proposta di allungamento delle concessioni a fronte di investimenti, ricalca quanto si sta cercando di proporre per le concessioni idroelettriche da diversi mesi. (Websim)

Aumentano di 120 milioni nel 2025 anche i fondi per le missioni internazionali grazie a un emendamento dei relatori. ROMA. (La Stampa)

I Il ministro della difesa Guido Crosetto ha chiesto il ritiro dell’emendamento che aumenta gli stipendi dei ministri, vice-ministri e sottosegretari «tecnici» fino a oltre 7 mila euro al mese parificandoli alle indennità percepite dai ministri «parlamentari». (il manifesto)