Manovra, Crosetto: abbiamo chiesto di ritirare la norma sugli stipendi dei ministri
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Roma, 16 dic. – “È assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche sull’emendamento che parificava tutti i Ministri e sottosegretari non parlamentari, ai deputati, riconoscendo i rimborsi spese”. Lo scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto ai proposito dell’emendamento alla manovra depositato in commissione bilancio dai relatori.“È così da oltre due anni e continuerà così fino a fine legislatura – prosegue – La cosa è giusta? Non penso perché non ha particolare senso che il ministro degli interni o della difesa debbano avere un trattamento diverso rispetto ad un loro sottosegretario, ma non è mai importato finora, nè a me nè ai miei colleghi”. (Agenzia askanews)
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L’invito al dietrofront precipita a Montecitorio alle nove di sera. Irrompe in commissione Bilancio, dove la manovra è ferma. È il titolare della Difesa, Guido Crosetto, a dettare la linea alla maggioranza: l’emendamento che alza gli stipendi dei ministri non eletti va cestinato. (la Repubblica)
Seguono il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, con 163 mila 338 euro, e quello dello Sport, Andrea Abodi, con 157 mila 563 euro, anche se il dato si ricava dalla dichiarazione del 2023 riferita al 2022. (la Repubblica)
In mattinata era stato Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione, ad annunciare che avrebbe rinunciato a quello che lui ha chiamato «bonus». (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Le cifre e le polemiche Aumento stipendio ministri, dietrofront del governo (Virgilio Notizie)
Per questo, scrive su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto, “abbiamo chiesto ai relatori di ritirare l’emendamento che parificava tutti i Ministri e sottosegretari non parlamentari ed evitare inutili polemiche”. (Il Fatto Quotidiano)
Scendendo la scala delle gerarchie di governo, e arrivando ai due vicepresidenti del Consiglio, Antonio Tajani dice che «non è una proposta di Forza Italia» e Matteo Salvini che «non ho seguito la vicenda e non ne so nulla». (Corriere Roma)