“Tu si ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce è il segreto di Pulcinella

“Tu si ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce è il segreto di Pulcinella
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Tu si ‘na cosa grande è l’opera dell’artista e designer Gaetano Pesce che si erge in piazza Municipio. Si tratta di un omaggio alla città di Napoli che è stato accolta con non poca ilarità. Scopriamo cosa c’è davvero dietro questa figura retorica per nulla banale. L’opera Tu si ‘na cosa grande possiamo definirla l’eredità artistica di Gaetano Pesce, venuto a mancare ad aprile scorso. L’opera prende il posto della Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto, anch’essa recentemente messa al centro dei riflettori dopo essere stata data alle fiamme e sostituita. (Eco Internazionale)

Ne parlano anche altre testate

Reuters (Avvenire)

Nonostante le polemiche sulla forma dell'opera, il sindaco Manfredi difende l'arte come strumento di dibattito. L'installazione "Tu si 'na cosa grande", concepita dall'artista Gaetano Pesce per il programma "Napoli contemporanea", celebra l'affetto per Napoli con un Pulcinella gigante e un cuore rosso. (ilmessaggero.it)

« Buffo » .« Disarmante » .« Erotico » : “ Tu si ‘ na cosa grande” di Gaetano Pesce raccoglie le reazioni più disparate da parte dei turisti stranieri in città. Quasi nessuno, ieri in piazza Municipio, ha bocciato senza appello l’opera dall’aspetto fallico o addirittura ha parlato di contenuti scandalosi o deplorevoli. (La Repubblica)

Pulcinella «fallico» al Municipio, 200 donne scrivono al sindaco Manfredi: «Va rimosso, simbolo della dittatura patriarcale»

All'iniziativa doveva essere presente anche De Luca, che ha invece dato forfait per altri impegni a Roma. (La Repubblica)

NAPOLI – L’installazione di arte pubblica “Tu si ’na cosa grande” di Gaetano Pesce ha fatto il suo debutto a Napoli, suscitando reazioni contrastanti e polemiche. (Arte Magazine)

Duecento donne hanno scritto al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per chiedere di rimuovere il Pulcinella collocato in piazza Municipio. «Le donne non possono accettarlo, dopo secoli trascorsi a destrutturare potere e cultura maschiocentrica e patriarcale», si legge nella lettera che su Facebook, sul profilo di Terra di lei, sta raccogliendo adesioni di ora in ora. (Corriere della Sera)