Sciopero dei trasporti anche a Milano, chiuse le metropolitane
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Sciopero dei trasporti anche a Milano, chiuse le metropolitane 08 novembre 2024 Anche a Milano prosegue lo sciopero del trasporto pubblico locale, dove dalle 8:45 sono chiuse le metropolitane M1, M2, M3 e M5. Resta aperta tutta la giornata solo la linea M4, secondo quanto comunicato da Atm sul suo profilo X. Possibili maggiori attese alle fermate di tram, bus e filobus con il servizio ridotto. I sindacati riferiscono che oltre il 90% dei lavoratori del settore ha aderito allo sciopero nazionale. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
A cura di Valerio Papadia Si è rivelata massiccia l'adesione, a Napoli, allo sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore indetto per la giornata odierna, venerdì 8 novembre, da alcune sigle sindacali: eccezion fatta per le fasce di garanzia di questa mattina, gli autobus di Anm si sono fermati. (Fanpage.it)
Lo stop a tutto tondo del trasporto pubblico locale in tutte le città italiane di oggi venerdì 8 novembre è confermato. Bus, tram, metro. (Adnkronos)
Uno stop di 24 ore che questa volta non prevede fasce di garanzia, proclamato unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna "per il rinnovo del ccnl, per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute … (la Repubblica)
Sciopero trasporti, sindacati a Roma sotto al MIT: “Salvini pagliaccio firmaci il contratto” 08 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Oggi il trasporto pubblico locale sciopera per 24 ore senza il rispetto delle fasce di garanzia. La nuova mobilitazione nel trasporto pubblico locale, spiegano le organizzazioni sindacali, «si è resa inevitabile dopo aver preso atto che le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza». (Italia Oggi)
Lite tra due autisti Atm durante lo sciopero dei trasporti che ha bloccato metropolitane e mezzi di superficie a Milano. I due si sono incontrati a una fermata dell'autobus, uno proveniente dal deposito di Giambellino e l'altro da quello di San Donato, e hanno litigato perché uno aveva dato la propria disponibilità a lavorare su una delle linee considerate "essenziali" garantite e l'altro no. (La Repubblica)