Cecchettin, i complottisti insistono: «Filippo Turetta non esiste»

Cecchettin, i complottisti insistono: «Filippo Turetta non esiste»
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Nonostante la confessione in aula, c'è chi ancora vuole tenere a galla l'assurda teoria sull'omicida di Giulia Cecchettin A seguito dell’omicidio di Giulia Cecchettin, l’area complottista italiana aveva generato la solita ondata di bufale per sostenere assurdità sulla tragedia. Sono persone che nel corso degli anni hanno sfruttato la credulità degli utenti ottenendo un ampio seguito, in certi casi pagando caro come nel caso Valeria Solesin. (Open)

La notizia riportata su altri media

Sono emersi nuovi dettagli sul memoriale di 80 pagine scritto da Filippo Turetta in carcere: in base a quanto riportato dal Corriere della Sera , il reo confesso dell’ omicidio di Giulia Cecchettin avrebbe scritto: “Io ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei (sempre scritto in maiuscolo nel memoriale, ndr) o a entrambi insieme. (Sky Tg24 )

Anche temi toccati durante la seconda udienza nell’aula della Corte d’Assise di Venezia, venerdì mattina: Turetta non aveva detto tutta la verità sull'omicidio di Giulia nel primo interrogatorio con i magistrati perché – ha raccontato –temeva che i suoi genitori pensassero "che potesse esserci una sorta di premeditazione". (la Repubblica)

Assistere al processo a Filippo Turetta non ci dice nulla in più di quanto già sappiamo sul male, su come si origina, su come si può perseguire. (La Stampa)

Papà Gino assiste attonito alla confessione. "Abbiamo capito chi è, ora è chiarissimo"

«Ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei o a entrambi insieme. Il particolare viene rivelato da Filippo Turetta,… (La Stampa)

E per questo Filippo ha mentito a mamma e papà. Turetta, infatti, temeva che i genitori non volessero più vederlo dopo l'arresto. Temeva che i genitori potessero scoprire la premeditazione del femminicidio di Giulia Cecchettin. (ilmessaggero.it)

Neppure il primo incontro tra Filippo Turetta e Gino Cecchettin dopo l'assassinio di Giulia ha scalfito l'aspetto cristallizzato di un padre che in aula ha ascoltato gli ultimi momenti della vita della figlia dalla bocca del suo assassino. (il Giornale)