Turetta, il piano per uccidere: “A Giulia Cecchettin volevo fare del male. Scusarsi ora sarebbe ridicolo”

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la Repubblica INTERNO

VENEZIA – La nomina due volte. La prima per dire che è venuto in quest’aula “per un dovere verso la giustizia e verso Giulia”. La seconda per ripetere, su richiesta del suo avvocato, le accuse contro di lui: “Aver commesso l’omicidio di Giulia, con crudeltà, premeditazione, legame affettivo, stalking”. Filippo Turetta si presenta davanti alla Corte d’assise di Venezia alle 9,28. Tornerà in carce… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Aveva pensato di «rapirla, per stare con lei, e dopo qualche tempo toglierle la vita», ma ha anche aggiunto che «nella mia testa quel pensiero, fino all'ultimo, non era definitivo». (leggo.it)

Mi piaceva farlo ed era un'abitudine. Ci saranno almeno tra le 15mila e le 20mila foto nella galleria del mio cellulare». (ilmessaggero.it)

Assassino sì, ma stalker no, lascia tuttavia intendere l’imputato nel memoriale depositato al processo in corso a Venezia. Filippo Turetta è reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin. (ilgazzettino.it)

Avvocato Turetta, 'prevedo una pena di giusta severità'

Il memoriale, rivisto e scritto più volte sia a mano che al computer, ripercorre i suoi ricordi, dalla relazione con Giulia, che definisce «la mia prima e sola ragazza», fino al susseguirsi di eventi che hanno portato alla sua tragica fine. (ilgazzettino.it)

Ne è convinta Ameya Gabriella Canovi, psicologa con un dottorato di ricerca nell’ambito dello studio delle emozioni e della psicologia dell’educazione alle spalle. Non a quello che ha fatto a Giulia Cecchettin. (La Nuova Venezia)

E' una possibilità". Anche se, spiega Caruso, "che i processi per reati come i femminicidi vengano definiti con l'ergastolo è abbastanza frequente. (Tiscali Notizie)