Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta nel memoriale: 'Ho 20mila foto di lei nel cellulare'

Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta nel memoriale: 'Ho 20mila foto di lei nel cellulare'
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Sky Tg24 INTERNO

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il reo confesso del femminicidio avrebbe scritto “io ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei (sempre scritto in maiuscolo nel memoriale) o a entrambi insieme. Mi piaceva farlo ed era un’abitudine. Ci saranno almeno tra le 15mila e le 20mila foto nella galleria del mio cellulare” Sono emersi nuovi dettagli sul memoriale di 80 pagine scritto da Filippo Turetta in carcere: in base a quanto riportato dal Corriere della Sera , il reo confesso dell’ omicidio di Giulia Cecchettin avrebbe scritto: “Io ogni volta che ci vedevamo facevo tante foto a Lei (sempre scritto in maiuscolo nel memoriale, ndr) o a entrambi insieme. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri media

«L’udienza di Filippo Turetta ha certificato in tutto le imputazioni e le aggravanti. Ci aspettiamo una risposta adeguata, sono convinto che la Corte saprà ben giudicare». (Corriere della Sera)

La tragica e ordinaria banalità delle sue parole («Volevo tornare insieme a lei, avere un rapporto insieme») ci ricorda che, come insegna Hannah Arendt, la genesi del male spesso non è da ricercarsi nella mancanza di intelligenza, ma nell’incapacità di i… (La Stampa)

Il particolare viene rivelato da Filippo Turetta,… Mi piaceva farlo ed era un'abitudine. (La Stampa)

Filippo Turetta: “Ho mentito perché temevo di perdere i miei genitori. Nel mio telefono 20 mila foto con Giulia Cecchettin”

VENEZIA – La nomina due volte. La prima per dire che è venuto in quest’aula “per un dovere verso la giustizia e verso Giulia”. La seconda per ripetere, su richiesta del suo avvocato, le accuse contro di lui: “Aver commesso l’omicidio di Giulia, con crudeltà, premeditazione, legame affettivo, stalking”. (la Repubblica)

Ci saranno almeno tra le 15 mila e le 20 mila foto nella galleria del mio cellulare». Mi piaceva farlo ed era un’abitudine. (Corriere della Sera)

Anche temi toccati durante la seconda udienza nell’aula della Corte d’Assise di Venezia, venerdì mattina: Turetta non aveva detto tutta la verità sull'omicidio di Giulia nel primo interrogatorio con i magistrati perché – ha raccontato –temeva che i suoi genitori pensassero "che potesse esserci una sorta di premeditazione". (la Repubblica)