I genitori di Sammy Basso: «La lettera-testamento? Non sapevamo l'avesse scritta. A conservarla per 7 anni era stato il suo migliore amico»

26/12/2024 INTERNO

Sammy Basso e la sua famiglia sono gli italiani dell’anno di Famiglia Cristiana per il 2024. Alla famiglia Basso è dedicata la copertina e un’ampia intervista ai genitori di Sammy, la prima dopo la sua scomparsa, nel numero da oggi in edicola. Il riconoscimento è stato assegnato «per la straordinaria testimonianza di amore per la vita e di unità familiare, vissuti nella semplicità, nell’umiltà e nell’autenticità». (Corriere della Sera)

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La motivazione? La loro straordinaria testimonianza di amore per la vita e di unità familiare, vissuta nella semplicità, nell’umiltà e nell’autenticità. Sammy Basso, il giovane malato di progeria, è stato insignito del titolo di “Italiano dell’anno 2024” da Famiglia Cristiana insieme ai suoi genitori, Laura e Amerigo. (Demografica | Adnkronos)

Perchè Sammy è tante cose, una di queste è: indimenticabile. (ANTENNA TRE)

Sammy Basso e la sua famiglia sono gli italiani dell'anno di Famiglia Cristiana per il 2024. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Intervista, che pubblichiamo integralmente, di Chiara Pelizzoni di Famiglia Cristiana a Laura e Amerigo, genitori di Sammy Basso, per il riconoscimento al figlio tra gli “Italiani dell’Anno del 2024”. Anche per voi è stato un dono la sua malattia?«Gli è stata diagnosticata che aveva due anni e un mese ed è stata una mazzata. (La Stampa)

È quanto si legge nelle motivazioni del settimanale, secondo cui Sammy - il giovane malato di progerie morto il 5 ottobre scorso all'età di 29 anni - mamma Laura e papà Amerigo ci insegnano che «sebbene gli ostacoli della vita a volte possano sembrare insormontabili, vale la pena viverla con pienezza, lasciandosi sorprendere dalla sua bellezza... (leggo.it)

Il mensile Il Timone ha dedicato la propria copertina di dicembre, come persona dell'anno, a Sammy Basso, affetto da progeria, una malattia rarissima, per il suo grande lascito spirituale rappresentato dalla sua vita (il Giornale)