Elezioni Francia 2024, i risultati del primo turno e chi va al ballottaggio il 7 luglio

Elezioni Francia 2024, i risultati del primo turno e chi va al ballottaggio il 7 luglio
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Fanpage.it ECONOMIA

Ieri, domenica 30 giugno, si sono tenute le elezioni legislative in Francia 2024. Il Rassemblement National di Marine Le Pen domina il primo turno con il 33%, seguito dal Nuovo Fronte Popolare (sinsitra) al 28% e da Ensamble di Macron, al 21%. La partita è ancora aperta e molto dipenderà da accordi e desistenze in vista del ballottaggio di domenica 7 luglio. Boom dell'affluenza stimata al 66%. (Fanpage.it)

Su altri media

Un risultato parziale ma che non dà adito a dubbi. E infatti la leader della destra estrema francese esulta al punto da essere determinata ad andare al governo anche se la maggioranza assoluta, a seguito del secondo turno di ballottaggio, non dovesse arrivare. (Tiscali Notizie)

Prende forma con il ritiro di oltre 160 candidati il piano Macron per fermare l'avanzata del Rassemblement National di Marine Le Pen. La battaglia per il secondo turno di domenica prossima è diversa da quella di ieri e la coalizione macroniana cerca 'soluzioni'. (Adnkronos)

La cui sconfitta, a nostro giudizio, si spiega anche e non secondariamente in ragione della questione bellica, poiché Macron ha più volte sostenuto l'esigenza di mandare truppe in Ucraina: cosa che evidentemente al popolo francese - del tutto comprensibilmente - non è affatto piaciuta. (Il Giornale d'Italia)

Bce, ricatto tedesco. Su Borse e spread si stringe la morsa della politica

Pollice in su, Marine Le Pen è la prima a mostrarsi alle telecamere per annunciare la vittoria: «La democrazia ha parlato», il suo Rassemblement national (RN) ha conquistato il 29,2% dei consensi al primo turno delle elezioni in Francia; che significa quasi un francese su tre. (Corriere della Sera)

E' il tentativo disperato del leaderdi Ensemble per bloccare l'ascesa inarrestabile della destra. (Liberoquotidiano.it)

Nel 2011 fu l'Italia a finire sotto al giogo di un intreccio fatto di spread e politica, che portò alla caduta del governo guidato da Silvio Berlusconi e all'arrivo di Mario Monti e della sua manovra «lacrime e sangue». (il Giornale)