Calenzano, deposito sequestrato. Fari sulla manutenzione

Calenzano, deposito sequestrato. Fari sulla manutenzione
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il Giornale INTERNO

Da un lato la rabbia e il dolore dei parenti e dei colleghi delle vittime, dall'altro il cordoglio istituzionale e il lavoro degli inquirenti per accertare le responsabilità: sono i due volti della tragedia di Calenzano, con l'esplosione di un deposito di carburante Eni che lunedì mattina è costata la vita a cinque persone. Se ieri mattina giornata di lutto regionale le istituzioni toscane si sono fermate per un momento di raccoglimento per le vittime, nel pomeriggio nella piazza principale di Calenzano si è tenuta una manifestazione indetta dalle maggiori sigle sindacali per dire basta alle morti sul lavoro, con la partecipazione di oltre un migliaio di persone. (il Giornale)

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Giornata di lutto in Toscana, in ricordo dei 5 lavoratori rimasti uccisi dopo un’esplosione nello stabilimento Eni di Calenzano, vicino Firenze. In mattinata si è osservato un minuto di silenzio sul luogo dell’incidente. (TV2000)

“Mai accaduto qui a Calenzano un evento così drammatico dal dopoguerra”, così il Sindaco di Calenzano alla manifestazione a Calenzano di Cgil, Csl e Uil dopo la strage. “Dobbiamo pretendere che vengano risparmiate le vite delle persone, non la manodopera”, ha detto il Sindaco - Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev /CorriereTv (Corriere TV)

Quei lavori potevano essere svolti mentre l’impianto di erogazione dei carburanti era in funzione? E ancora, nel caso le procedure lo consentissero: chi doveva garantire che si svolgessero in sicurezza? Per rispondere a queste domande la procura di Prato ha sequestrato nelle ultime 48 ore documenti, e-mail, corrispondenza e chat tra Eni - a cui hanno fatto visita i carabinieri in diverse sedi in tutta Italia - e l’azienda che si occupava della manutenzione straordinaria, la Sergen srl di Potenza. (ilmessaggero.it)

Calenzano, la lettera del camionista Vincenzo Martinelli prima dell'esplosione: «Continue anomalie». I liquidi fuoriusciti e lo scoppio: su cosa si indaga

Aci Livorno comunica che, a seguito del tragico incidente avvenuto a Calenzano e lo sciopero alla raffineria Eni di Livorno di questa mattina, molti degli impianti di carburante a marchio non hanno ricevuto l’ordinaria fornitura. (QuiLivorno.it)

Da un lato la miccia dell’esplosione, che potrebbe essere stata provocata secondo i pm, dalla “chiara inosservanza delle rigide regole previste” e da una “condotta scellerata”: consentire lavori di manutenzione, affidati da Eni a una ditta esterna, Sergen, che potrebbero – è l’ipotesi da verificare – aver innescato la bomba. (Il Fatto Quotidiano)

Vincenzo Martinelli è stata la prima vittima a essere recuperata dopo l'esplosione del deposito Eni di Calenzano. L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. (ilmattino.it)