Serie A, scontro sull'elezione di Simonelli: per la proclamazione si attende il Consiglio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ezio Simonelli è stato eletto nuovo presidente della Lega Serie A ieri durante l'assemblea dei club, ma non è stato ufficialmente proclamato. È stato definito formalmente “candidabile” ma, secondo la Gazzetta dello Sport, non c'è ancora la certezza che sia anche “eleggibile”. Nodi che devono ancora essere sciolti e che in serata si sono fatti ancora più ingarbugliati. Pomo della discordia è l'articolo 10 dello Statuto, secondo il quale il presidente non deve aver "alcun rapporto a qualsiasi titolo con le società associate o con gli azionisti di riferimento". (Fcinternews.it)
Ne parlano anche altre testate
Aurelio De Laurentiis ha lasciato questo pomeriggio l'assemblea di Lega a Milano dove è stato eletto il nuovo presidente Ezio Maria Simonelli. Nel video girato dai colleghi di FcInter1908, è possibile vedere la reazione del patron azzurro all'uscita della sede della Lega. (CalcioNapoli24)
Sull'elezione pesa però il parere legale del giurista Natalino Irti, che sulla base dello statuto, ritiene che il nuovo presidente non solo non sia eleggibile ma neanche candidabile, per via dei ruoli di sindaco in Mondadori, Mediaset (si è dimesso) e Fininvest, cioè il gruppo a cui fa capo il Monza. (Corriere della Sera)
La nomina di Ezio Simonelli, ex commercialista di Berlusconi e apprezzato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (Lega), a nuovo presidente della Lega Serie A segna in qualche modo una svolta storica per la cabina di comando del massimo campionato italiano. (Calcio e Finanza)
Vince l'asse delle squadre del nord, vince Ezio Maria Simonelli. Simonelli, nonostante il vento contrario dell'asse Lotito-De Laurentiis, trionfa con la forza dei numeri, lui che per una vita è stato commercialista di Silvio Berlusconi: 13 preferenze alla prima assemblea elettiva, 14 alla seconda, a fronte di 6 schede bianche. (il Giornale)
Lo scrive Repubblica. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
"Ero pronto a fare un discorso di conciliazione, non per dire “sarò il presidente di tutti”, che è quello che dice chi poi fa il presidente di qualcuno. (CalcioNapoli24)