Omeonga smonta le accuse della Polizia: spiega perché non è mai finito nella black list di Israele

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Ciò che è accaduto al calciatore belga Stephane Omeonga allo scalo di Fiumicino sul volo Belgio-Israele rimane un episodio che fa molto discutere. Un video ne ritrae l'arresto da parte della Polaria con l'accusa di essere sulla black-list di Tel Aviv, ma la testimonianza dello stesso centrocampista e alcuni particolari portano ad una realtà diversa: "Tutto falso, è un episodio di discriminazione razziale" (Fanpage.it)

Su altre testate

Dal Nostro Corrispondente Sportivo “Questo arresto è solo la punta visibile dell’iceberg. Molte persone che mi somigliano non possono trovare lavoro, non hanno accesso alla casa o non possono partecipare agli sport che amano, semplicemente perché sono nere. (Africa Express)

Due episodi recenti, l’arresto del calciatore Stephane Omeonga e quello dell’ingegnere iraniano Abedini Najafabadi, evidenziano il pericoloso declino della sovranità italiana e le gravi conseguenze che ne derivano. (Farodiroma)

L’ex calciatore di Genoa (25 partite in serie A), Avellino e Pescara (56 gare in B, ma sempre senza lo straccio di un gol) è stato fatto scendere "con la forza" – ha scritto su Instagram – dall’aereo che da Fiumicino l’avrebbe portato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dalle microalghe un aiuto per combattere il declino cognitivo

E ha deciso di pubblicare il relativo video sul proprio profilo Instagram. Il centrocampista, che oggi ha 28 anni e gioca in Israele nel Bnei Sakhnin, ha raccontato di essere stato costretto dalla polizia italiana a scendere – con la forza – dall’aereo che da Roma-Fiumicino lo avrebbe portato a Tel Aviv (Corriere della Sera)

Se si fosse trattato di uno straniero qualsiasi – per di più nero – sarebbe stato relegato a una breve notizia su qualche giornale locale, tra la cronaca e il dimenticatoio. La vicenda di Stephane Omeonga è diventata pubblica solo perché riguarda una persona con abbastanza visibilità. (LA NOTIZIA)

La fucoxantina, un carotenoide estratto dalla microalga Phaeodactylum tricornutum, ha dimostrato risultati promettenti in uno studio condotto su 43 persone di età compresa tra 55 e 75 anni.Secondo i ricercatori della Texas A&M University, in collaborazione con l’azienda francese Microphyt, questa molecola marina non solo migliora memoria e attenzione, ma ha anche effetti positivi sulla qualità del sonno e sulla sensibilità all’insulina. (PesceInRete)