I graffi di Guardiola e l’autolesionismo

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La Stampa SPORT

In assenza di una risposta giusta, Pep Guardiola ne ha data una sbagliata. Aveva poche alternative per spiegare i graffi che si è auto inflitto sulla testa e sul naso durante un inquietante Manchester City-Feyenoord 3-3 di Champions League. Così, quando all’allenatore è stato chiesto perché si ritrovasse davanti a un numero imprecisato di telecamere con i solchi in fronte e del sangue in faccia … (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Un'altra serata no per il Manchester City che dopo la pesante sconfitta in Premier contro il Tottenham si è fatto rimontare in casa nella sfida di Champions contro il Feyenoord. Segnali concreti del malessere di Pep. (Corriere TV)

Ora non è una questione di risultati ma di prestazione, che abbiamo sempre avuto in stagione. Successo ancora rinviato per una squadra vulnerabile in difesa e non abituata alle sconfitte: i Citizens non hanno ancora reagito a livello mentale e temono di compromettere già ora la stagione. (Sky Sport)

Hanno fatto il giro del mondo le immagini di Pep Guardioa, comparso in sala stampa al termine dell'incredibile match di Champions League tra il suo Manchester City e il Feyenoord, col volto ricoperto di graffi. (Sky Tg24 )

Guardiola, graffi in testa per il pareggio del Feyenoord: «Fallisco, voglio farmi male». La fragilità che non ti aspetti

Per spiegare la loro natura, Guardiola ha detto che se li era procurati da solo, perché voleva farsi del male. Pep Guardiola, l’allenatore del Manchester City, ha scatenato una bufera per le sue parole dopo l’ultima gara giocata dai suoi in Champions League (Virgilio Notizie)

Fuggito dal Barcellona per riabbracciare casa, al momento Ilkay Gundogan sta vivendo una situazione surreale nel suo Manchester City. (TUTTO mercato WEB)

«Mi sono graffiato, volevo farmi male da solo. E mister Pep Guardiola dopo il match finito pari con il Feyenoord (gli inglesi vincevano 3-0 e si sono fatti rimontare) si presenta in conferenza stampa con evidenti segni sulla testa e sul naso liquidando una domanda dei giornalisti con una battuta infelice, mostrando le sue unghie sorridendo e scivolando su un terreno delicato e spinoso. (ilmessaggero.it)