Sciopero porti Usa, ci saranno ripercussioni anche in Italia: ecco quali

Sciopero porti Usa, ci saranno ripercussioni anche in Italia: ecco quali
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QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

– Dal Maine al Texas, i lavoratori dei porti Usa hanno iniziato uno sciopero che rischia di avere conseguenze pesantissime sull’economia e di provocare un aumento dell’inflazione. Questo per la carenza di merci che è dietro l’angolo. Lo sciopero interessa 36 porti, il primo del sindacato dal 1977. Il primo picchetto dei lavoratori portuali è partito dopo la mezzanotte da Filadelfia. Il presidente Joe Biden ha il potere di sospendere lo sciopero per 80 giorni per ulteriori trattative, ma la Casa Bianca ha affermato che non ha intenzione di agire. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre fonti

Ricordate la crisi della catena di approvvigionamento durante la pandemia di Covid, che aveva svuotato i negozi e scatenato l’inflazione? Non siamo ancora allo stesso livello, ma lo sciopero iniziato ieri sera dai lavoratori portuali della costa orientale americana e del Golfo del Messico minaccia di generare una replica assai preoccupante. (la Repubblica)

Oltre 45mila lavoratori chiedono miglioramenti salariali (LAPRESSE)

Lo sciopero blocca tutto, dal cibo alle spedizioni di automobili, in un'interruzione che secondo gli analisti costerà all'economia americana miliardi di dollari al giorno, minaccerà posti di lavoro e potenzialmente alimenterà l'inflazione. (Corriere del Ticino)

Sciopero dei portuali Usa, Botta (Spediporto): “Uno strike all’economia mondiale”

Le prime informazioni non riferiscono quanti hanno aderito, ma il sindacato ne raccoglie circa 45mila e una buona parte di loro dovrebbe scioperare. (TrasportoEuropa)

Ma anche il 60% delle esportazioni di cereali e soia degli Stati Uniti che passa attraverso i porti della Costa del Golfo, e New Orleans è uno dei principali hub per le esportazioni agricole dal Midwest; i porti della Costa del Golfo gestiscono circa il 25-30% delle esportazioni statunitensi di macchinari industriali e attrezzature pesanti, in gran parte destinati all’America Latina e all’Europa; circa il 30-35% delle importazioni e delle esportazioni di autoveicoli degli Stati Uniti, circa il 25-30% delle importazioni statunitensi di acciaio, cemento e altri materiali da costruzione, provenienti principalmente dall’Europa e dall’America Latina. (Nicola Porro)

"Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che da oggi bloccherà i porti della Costa Est e del Golfo del Messico. Genova. (Genova24.it)