Disastro di Cogne, al lavoro anche il “drago“ dei vigili del fuoco di Malpensa

Disastro di Cogne, al lavoro anche il “drago“ dei vigili del fuoco di Malpensa
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varesenews.it INTERNO

Strade mangiate dall’acqua, versanti dei fiumi che hanno deformato il paesaggio. Danni e disagi enormi. Così i cronisti di AostaSera raccontano il disastro della Valle d’Aosta dove da Cogne a Cervinia, la furia dell’acqua caduta dal cielo e trasformatasi in flusso ingestibile e mai visto a terra, ha causato disagi e distruzione. Come spesso accade in questi scenari, sono all’opera da terra le squadre di protezione civile fatte da personale qualificato ma anche da quanti si mettono a disposizione per cercare di avvicinarsi ad un ritorno alla normalità. (varesenews.it)

Ne parlano anche altri media

«Porteremo i turisti a Cogne con l'elicottero». Il progetto lo abbiamo chiamato 'Cogne mette le ali'. (ilmessaggero.it)

ore 18:12 Terzo giorno di isolamento per Cogne, una delle zone più colpite dal maltempo che ha interessato la Valle d'Aosta alla fine di giugno. Gli spostamenti sono quindi possibili solo in elicottero. (3bmeteo)

E' l'avvertimento che arriva dal ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, secondo il quale "la nuova strada che bisogna imboccare è quella delle assicurazioni. Dobbiamo ricorrere alle polizze assicurative per le aziende, non possiamo pensare che lo Stato possa intervenire sempre e per tutti. (Adnkronos)

“L’acqua continuava a salire, era buio e io piangevo: pensavo che non ci saremmo mai salvati”

In video si vede uno dei tratti distrutti lungo la strada regionale 47 che da Aymavilles sale verso Cogne, raggiungibile per il momento solo in elicottero. Il paese di Cogne, a tre giorni dalle piogge che hanno colpito la zona alla fine di giugno, è ancora isolato. (Il Fatto Quotidiano)

Non è uno scherzo: la ministra del Turismo lo ha detto davvero, prima sui social e poi durante la sua visita istituzionale nelle zone colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Cervinia sarà in pista. (Il Fatto Quotidiano)

Chiamavo i soccorsi con il cellulare di Fady perché il mio era rimasto nell’auto inghiottita dall’acqua. Ma era buio. (La Stampa)