Il giornalista iraniano : “Ho incontrato Sala due settimane fa,aveva il velo e rispettava le regole”
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Saeed Azimi è un giovane e talentuoso giornalista iraniano. Lavora come corrispondente per France24 ed è molto ben inserito a Teheran. Il 14 dicembre ha incontrato Cecilia Sala in un ristorante della capitale iraniana, una cena tra colleghi per scambiarsi idee e contatti: è stato l’unico giornalista a vederla, cinque giorni prima del suo arresto. «Mi ha detto che voleva lavorare sulle donne e chi… (la Repubblica)
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Vi ha partecipato una cinquantina di persone, tra cui consiglieri comunali di Torino. Sit-in, domenica mattina a Torino, davanti alla Prefettura, per chiedere al governo italiano di «intervenire con la massima urgenza per la liberazione della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran». (Corriere della Sera)
Presidio sotto la prefettura, questa mattina, per chiedere la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata dal regime di Teheran in Iran. Davanti alle nostre telecamere Igor Boni dei Radicali Italiani ha spiegato il motivo della manifestazione e la scelta del luogo, la sede che rappresenta il governo sul territorio, perché la richiesta è che l'Esecutivosi impegni per per riportare a casa Cecilia Sala. (La Stampa)
La giornalista italiana fermata lo scorso 19 dicembre sarebbe infatti l’ignara vittima di una ritorsione, con annessa reclusione, ’diplomatica’ – le virgolette sono d’obbligo – da parte iraniana al fine di negoziare sull’estrazione negli Usa di un concittadino arrestato il 16 dicembre all’aeroporto di Malpensa da parte degli agenti della Digos su mandato appunto degli Stati uniti, che ieri hanno infatti formalizzato la richiesta di estradizione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sit-in a Torino per Cecilia Sala, "non restiamo in silenzio" 29 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Il viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli, intervistato dalla “Repubblica“, spiega le mosse del governo per liberare Cecilia Sala, giornalista italiana detenuta in Iran. A Palazzo Chigi e alla Farnesina c’è “cauto ottimismo” sul rilascio della cronista che, secondo il viceministro, potrebbe tornare in libertà “in tempi ragionevoli” anche se non “rapidissimi”. (Nicola Porro)
Il 38enne si trova attualmente detenuto nel carcere di Opera. Il difensore di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano bloccato il 16 dicembre scorso su ordine della giustizia americana all'aeroporto milanese di Malpensa, nei primi giorni della prossima settimana farà istanza per chiedere gli arresti domiciliari. (ilmessaggero.it)