Cecilia Sala, sit-in a Torino: «Il governo faccia l'impossibile per liberarla»
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Sit-in, domenica mattina a Torino, davanti alla Prefettura, per chiedere al governo italiano di «intervenire con la massima urgenza per la liberazione della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran». Vi ha partecipato una cinquantina di persone, tra cui consiglieri comunali di Torino. L'iniziativa è stata promossa da Associazione Marco Pannella, Associazione Adelaide Aglietta, Europa Radicale, Italia Liberale e Popolare, +Europa Torino, studenti ed esponenti della campagna Donna Vita Libertà, Associazione Liberi Russi (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Sit-in a Torino per Cecilia Sala, "non restiamo in silenzio" 29 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Presidio sotto la prefettura, questa mattina, per chiedere la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata dal regime di Teheran in Iran. Davanti alle nostre telecamere Igor Boni dei Radicali Italiani ha spiegato il motivo della manifestazione e la scelta del luogo, la sede che rappresenta il governo sul territorio, perché la richiesta è che l'Esecutivosi impegni per per riportare a casa Cecilia Sala. (La Stampa)
Il 14 dicembre ha incontrato Cecilia Sala in un ristorante della capitale iraniana, una cena tra colleghi per scambiarsi idee e contatti: è stato l’unico giornalista a vederla, cinque giorni prima del suo arresto. (la Repubblica)
Il viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli, intervistato dalla “Repubblica“, spiega le mosse del governo per liberare Cecilia Sala, giornalista italiana detenuta in Iran. A Palazzo Chigi e alla Farnesina c’è “cauto ottimismo” sul rilascio della cronista che, secondo il viceministro, potrebbe tornare in libertà “in tempi ragionevoli” anche se non “rapidissimi”. (Nicola Porro)
"Lunga vita all’Iran e a chi resiste alle ingerenze imperialiste. Miracolate sioniste e spie con la passione dei viaggi non dovrebbero essere compiante, ma condannate", questo il messaggio che Chef Rubio ha pubblicato poche ore dopo la diffusione della notizia che la giornalista di Chora Media e Il Foglio si trova in carcere a Evin. (Adnkronos)
Il difensore di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano bloccato il 16 dicembre scorso su ordine della giustizia americana all'aeroporto milanese di Malpensa, nei primi giorni della prossima settimana farà istanza per chiedere gli arresti domiciliari. (ilmessaggero.it)