I dazi alle auto cinesi mettono a dura prova la joint venture Stellantis-Leapmotor
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È un anno complicato per Stellantis e l’intero settore automotive. Dalla crescente concorrenza all’aumento dei costi, i produttori hanno dovuto affrontare molteplici sfide nel 2024. Con una joint venture, il gruppo italo-franco-americano e Leapmotor hanno dato il via a una sinergia, volta all’espansione nel Vecchio Continente. Tuttavia, i nuovi dazi europei sui modelli della Repubblica Popolare complicano i piani, aumentando le spese e riducendo la competitività dei prodotti sul mercato. (Virgilio)
Ne parlano anche altri media
I dazi sulle auto elettriche cinesi rischiano di complicare il piano di crescita di Leapmotor in Europa che Stellantis sta portando avanti. Come sappiamo, i primi modelli del marchio cinese di cui il Gruppo automobilistico ha acquisito una quota sono da poco arrivati sulle strade del Vecchio Continente. (HDmotori)
Stellantis e il suo partner cinese, Leapmotor, avrebbero deciso di non proseguire con il progetto di produrre un secondo veicolo elettrico presso lo stabilimento di Tychy, in Polonia, come riportano fonti informate. (ClubAlfa.it)
Leapmotor e Stellantis valutano la produzione della nuova B10 in Europa, escludendo l’Italia tra le possibili sedi. (Autoappassionati.it)
Peccato che della possibilità di produrre uno dei modelli previsti in una fabbrica italiana non se ne parli più, anche da prima che l'Ue varasse i dazi contro le vetture elettriche importate da Pechino. (il Giornale)
Le persone impiegate salgono a 35. La struttura è energicamente autosufficiente – Centinaia di persone al taglio del nastro insieme agli assessori Casi, Manneschi e Merelli (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Le case automobilistiche cinesi vogliono disperatamente vendere auto al di fuori della Cina e, in particolare, vogliono vendere auto in Europa, mercato facile per l’obbligo di elettrificazione delle auto a fronte di un’industria europea inefficiente e costosa nei prodotti. (Scenari Economici)