Ucciso operaio napoletano, era dipendente del suocero di Spinazzola
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Una mattina ordinaria a Foligno si è trasformata in una scena di crimine drammatica e sconvolgente. Salvatore Postiglione, 56 anni, operaio originario di Napoli e residente in Umbria da anni, è stato brutalmente assassinato con venti coltellate, mentre si trovava nella zona industriale de La Paciana. L’uomo, capo operaio per la ditta Immobiliare Sette (guidata da Pietro Sette, suocero del calciatore del Napoli Leonardo Spinazzola), stava svolgendo il suo consueto giro per recuperare i colleghi di lavoro e accompagnarli a una visita medica, ma il tragico evento ha interrotto bruscamente il suo programma. (Il Fatto Vesuviano)
Su altri giornali
E' questa, per la procura di Spoleto, la chiave di lettura del delitto di Salvatore Postiglione, l'operaio campano cinquantaseienne ucciso a coltellate all'alba di giovedì nel parcheggio di via La Louviere a Foligno (RaiNews)
Anche perché le immagini delle telecamere del complesso residenziale che sorge alle spalle del parcheggio in cui si è consumato il delitto, pur avendo restituito agli inquirenti la dinamica dei fatti, non avrebbero permesso di risalire all’identità dell’aggressore. (Rgunotizie.it)
Leggi tutta la notizia E' assai probabile che Salvatore Postiglione, il muratore di 56 anni, ammazzato a Foligno con tredici coltellate conoscesse il suo assassino. (Virgilio)
FOLIGNO «È stato un agguato, fatto da qualcuno che conosceva le abitudini del nostro caro. E che la tesi dell’agguato possa essere plausibile lo dimostra la violenza e il numero delle coltellate inferte al 56enne capo operaio. (ilmessaggero.it)
Foligno (Perugia), 9 novembre 2024 – Sotto torchio un collega della vittima. Si stringe il cerchio intorno all’assassino di Salvatore Postiglione, l’operaio 56enne ucciso intorno alle 6.30 di giovedì in un parcheggio della zona industriale La Paciana. (LA NAZIONE)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)