Lione, Textor dopo la retrocessione d’ufficio: “A gennaio via in 6”. Clamoroso Tessmann

Lione, Textor dopo la retrocessione d’ufficio: “A gennaio via in 6”. Clamoroso Tessmann
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
fcinter1908 SPORT

Tra i calciatori della rosa, e che dunque potrebbero lasciare il Lione, c'è anche Tanner Tessmann, che in estate aveva detto no all'Inter e poi accettato la proposta del club transalpino. “Cherki? Abbiamo perso 15 milioni di euro dalla sua cessione ma abbiamo ottenuto un contratto più a lungo termine (scadenza 2026, ndr). Ha più valore oggi che quest'estate. Dovrebbe restare a gennaio, ma sarà una sua scelta, come sempre nel calcio”. (fcinter1908)

La notizia riportata su altre testate

Dal fantasista Rayan Cherki all'ex regista del Venezia Tanner Tessmann, i nomi sui taccuini delle dirigenze italiane non mancano, ma la concorrenza è destinata ad aumentare vista la situazione da fuoritutto. (Sport Mediaset)

"Non retrocederemo. I nostri azionisti hanno le risorse. Nessuno permetterà che il club retroceda. Siamo molto ottimisti". E ancora: "Non esiste alcuna possibilità di fallimento, a tutti i livelli (vendita di giocatori, borsa, vendita del Crystal Palace... (Milan News)

Al club di Textor è stato vietato di fare mercato e imposto di migliorare il pesante passivo, pena la conferma della sanzione annunciata preventivamente. Il calcio francese è ancora sotto shock per la decisione della direzione Nazionale di Controllo e Gestione di punire il Lione con la retrocessione precauzionale a causa degli oltre 500 milioni di euro di debiti. (ForzaRoma.info)

Dal no all'Inter al rischio Ligue 2 con il Lione: Tessmann, che autogol la scelta estiva

Lione, 500mln di debiti e tutti in vendita per evitare la B: tutte le occasioni per gennaio (Tutto Napoli)

Il rosso di oltre 500 milioni di euro ha virtualmente condannato il Lione alla retrocessione in Ligue 2. Per evitare un epilogo simile, i francesi sono costretti a vendere in inverno i loro pezzi pregiati. (La Gazzetta dello Sport)

Una scelta probabilmente dettata dalla volontà di giocare con continuità da subito in una big, cosa che il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi chiaramente non avrebbe potuto garantirgli. Col senno di poi, la decisione è quantomeno discutibile. (La Gazzetta dello Sport)