Sui migranti, l’ultimo schiaffo al Parlamento delle “ratifiche”

Sui migranti, l’ultimo schiaffo al Parlamento delle “ratifiche”
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Pasticci, forzature democratiche, scontro istituzionale hanno caratterizzato fin dall’inizio l’accordo Italia-Albania, firmato il 6 novembre 2023 da Roma e Tirana sulla base di un vecchio trattato di collaborazione tra i due Paesi. Prevedeva la costruzione di due centri, a spese dell’Italia, per il rimpatrio dei migranti – gestiti e controllati dal nostro Paese in territorio … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Sono fiducioso che il Dl Paesi sicuri approvato nei giorni scorsi possa superare la mancata convalida dei trattenimenti da parte dell'autorità giudiziaria. (RaiNews)

"In caso di ulteriore trasporto in Albania di migranti provenienti da Paesi che, sia pure elencati nel decreto legge Paesi sicuri, non siano sicuri secondo quanto stabilito dalla sentenza della Corte di Giustizia europea, ci troveremmo ancora di fronte ad un comportamento illegittimo della Pubblica amministrazione che, producendo un costo, configurerebbe un possibile danno erariale. (Civonline)

Tra una polemica politica e una “giudiziaria” il caso dei migranti “portati” in Albania, per poi essere ritrasferiti in Italia, potrebbe avere anche un risvolto giudiziario contabile per un potenziale danno all’Erario per gli stanziamenti del governo per l’operazione. (Il Fatto Quotidiano)

Le ong e le opposizioni: “Albania, ventimila euro a migrante”. Indaga la Corte dei Conti

La nave Libra pronta a pattugliare i mari e a salpare per Gjader e Shengjin. E la Corte dei Conti che indaga per eventuale danno alle casse erariali. La partita dei Cpr in Albania ricomincia mentre le Organizzazioni Non Governative e le opposizioni parlano di un costo pari a 20 mila euro a migrante. (Open)

«Il governo non cerca conflitti, agisce nel rispetto delle norme nazionali ed europee. Inoltre co… (la Repubblica)

Tanto costerebbe, secondo la denuncia di Ong e opposizioni, il nuovo braccio di ferro che il governo Meloni ha scelto di intraprendere contro la magistratura e che, con ogni probabilità, andrà in scena nei prossimi giorni. (la Repubblica)