In tv. Meloni: «Propaganda dai giudici di Bologna. Dossier, implacabili su infedeli»
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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, da Bruno Vespa a “Porta a porta”, su Rai1. - IMAGOECONOMICA Giorgia Meloni torna in tv, a tutto campo su tutti i principali temi d’attualità: dai migranti e dai centri di Albania, riguardo ai quali definisce «da volantino propagandistico» le argomentazoni del Tribunale di Bologna, che ha rinviato il decreto-legge sui “Paesi sicuri” alla Corte di Giustizia europea per chiedere quali siano i parametri per difinirli, ai dossieraggi rieptuti che sono «uno schifo che deve finire». (Avvenire)
Su altri giornali
Vicino a Magistratura democratica, sulla cui rivista ha scritto più volte; sensibile alle tematiche Lgbt e favorevole all'utero in affitto, cui dichiarò di aver fatto personalmente ricorso; sensibile alle tematiche dei diritti dei migranti, su cui di recente si è esercitato anche come relatore in un convegno organizzato da (Secolo d'Italia)
Stefano Musolino, procuratore aggiunto a Reggio Calabria e segretario di Magistratura democratica, come valuta la decisione del Tribunale di Bologna?«Era una decisione prevedibile perché il decreto legge non ha risolto il problema. (La Stampa)
ROMA (ITALPRESS) – “Mi sembra evidente che ci sia una minoranza di giudici che fa il male dell’Italia e degli italiani, che smonta di notte quello che noi cerchiamo di costruire di giorno nel nome della sicurezza, addirittura arrivando a evocare Hitler, la Germania nazista e il fascismo: cose surreali. (SardiniaPost)
Marco Gattuso (il Giornale)
Alla decima giornata di campionato, si accende già la lotta per il vertice della classifica in Serie A. Il Napoli ha subito risposto presente, con la vittoria di martedì sera ottenuta allo stadio San Siro contro il Milan, mandando un messaggio forte e chiaro alla concorrenza. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Cari giudici della Corte di Giustizia, l'Italia non è un Paese sicuro! Emettetela questa sentenza, ne va della vita e della dignità di centinaia di migliaia di disperati che veramente meritano qualcosa di meglio (il Giornale)