I Paesi sicuri come il Reich di Hitler: autogol delle toghe
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Il professor Antonio D’Andrea lo aveva detto in un’intervista al Fatto il giorno stesso dell’approvazione del decreto Paesi sicuri: prima o poi un Tribunale avrebbe interpellato la Corte europea per capire quali regole si devono applicare, visto che le norme e le sentenze europee paiono divergere dalla legislazione interna. Infatti è successo martedì: la sezione … (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
Quali saranno le mosse del Napoli in vista del prossimo mercato di riparazione di gennaio? I tifosi si pongono questo interrogativo alla luce di un inizio di stagione a dir poco superlativo da parte degli uomini di Antonio Conte e la conseguente necessità di trovare le giuste garanzie. (Spazio Napoli)
È questo il sunto del discorso dei tre giudici di Bologna che hanno rinviato il decreto Paesi sicuri alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. "Nel riportare il contenuto del provvedimento, la stampa ha evidenziato un preteso intento 'impugnatorio' del recente dl del 23 ottobre 2024 ed ha sottolineato un passaggio a effetto sulle condizioni di sicurezza durante regime nazista", attaccano su un giornale specializzato online, Giustiziainsieme, piattaforma di confronto tra magistrati e avvocati progressisti. (Liberoquotidiano.it)
Il giudice, chiamato a pronunciarsi sul caso di un cittadino bengalese richiedente asilo, ha deciso di sospendere il procedimento e di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea per chiarire se la normativa italiana sui “paesi sicuri” sia conforme ai principi comunitari. (Nicola Porro)
Sette sedute consiliari a vuoto consecutive forse non s’erano mai viste alla Pisana. Ma anche l’opposizione consiliare sa bene che l’uscita dalla crisi interna al centrodestra solo da questi giorni è veramente nelle mani del presidente Francesco Rocca. (Frosinone News)
"Le argomentazioni con le quali il tribunale di Bologna chiede di disapplicare l’ennesima legge italiana è stato visto da molti più come un volantino propagandistico che un atto di tribunale. Così la premier Giorgia Meloni replica alla scelta del tribunale felsineo, presieduto dal giudice Pasquale Liccardo, di rinviare alla Corte di Giustizia europea il caso di un cittadino bengalese che aveva chiesto protezione internazionale, domandando se dovesse procedere alla disapplicazione del decreto legge ’Paesi sicuri’ voluto dalla presidente perché confliggente con la normativa comunitaria. (il Resto del Carlino)
Marco Gattuso, 60 anni, è il giudice di Bologna che ha rinviato il decreto paesi sicuri alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il rinvio pregiudiziale servirà a stabilire la conformità del provvedimento del governo Meloni alla legislazione e alle sentenze dell’Ue. (Open)