“Riefenstahl” di Andres Veiel l’ossessione di Leni per la bellezza

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Venezia, 29 ago. – “Riefenstahl” di Andres Veiel film presentato fuori concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia getta una nuova luce sul lavoro e sulla vita di Leni Riefenstahl, colei che costruì l’estetica del Reich Millenario filmando le scenografie delle parate hitleriane. Il film di Veiel rivela quanto la Riefenstahl fosse coinvolta nel regime più di quanto lei avesse mai ammesso. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre testate

Un po’ ridicolo l’esercizio di chi si affanna ad attribuire a destra o a sinistra le scelte della selezione. Serve a comprendere una parabola unica, quella di una donna nata nel 1902 a Berlino, ballerina, attrice, poi regista di opere che furono anche di propaganda (Il trionfo della volontà, Olympia) per il terzo Reich, fotografa, ma soprattutto straordinaria manipolatrice. (Io Donna)

È fondamentale adottare un modello partecipativo che individui i veri volani dell’economia regionale, con particolare attenzione al turismo e all’export farmaceutico, che si sono rivelati fondamentali per il nostro territorio”. (Frosinone News)

Ai film da tenere d’occhio (che avevamo elencato qui), si aggiunge il nuovo documentario sulla regista Leni Riefenstahl. Nonostante Riefenstahl abbia negato fino alla morte, avvenuta a 101 anni nel 2003, di essere al corrente di quello che stava combinando il suo amico Adolf Hitler, il film la accusa di essere stata una testimone diretta dei crimini nazisti e di aver molto probabilmente contribuito a uno di essi. (Rivista Studio)

Riefenstahl, una mole di immagini stupefacente per raccontare una vita eccezionale

«E qua la mano./ Dovessi dire all'attimo:/ Ma rimani! Tu sei così bello!»/ Allora gettami in catene,/ allora accetterò la fine!/ Allora batta a morto la campana,/ allora, esaurito il tuo impegno,/ s'arresti l'orologio, cada giù la lancetta,/ per me finisca il tempo!». (il Giornale)

Alla Mostra del Cinema di Venezia, nel 1935, Leni Riefenstahl viene premiata da Mussolini con una medaglia d’oro per Il trionfo della volontà. Dopo la fine della guerra e dopo un silenzio durato più di un decennio, Riefenstahl avvia una profonda opera di riscrittura della sua storia personale, depurandola dei passaggi più controversi e apparendo sempre di più in pubblico come la martire del popolo tedesco. (Sentieri Selvaggi)

La berlinese Leni Riefenstahl (1902-2003) inizia la sua carriera nel cinema a metà degli anni Venti e su commissione di Hitler, suo grande ammiratore, documenta con un dispiego di mezzi mai visto prima e con stile registico innovativo, dinamico ed estetizzante, il raduno del Partito nazista a Norimberga. (MYmovies.it)