Detenuto si uccide in cella: è il terzo in 8 mesi. I sindacati: "Dogaia abbandonata dai vertici"

Si è impiccato con una corda, quando era da solo il cella. È stato trovato in fin di vita intorno alle 19 di sabato da un agente al lavoro nel reparto di media sicurezza. La corsa al Santo Stefano è stata immediata, ma non c’è stato nulla da fare. Il detenuto, un ragazzo di 27 anni, italiano di origine sinti e proveniente da Viareggio, è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. Si tratta del sessantesimo suicidio di un detenuto nel corso dell’anno in Italia. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altre testate

Si tratta del secondo caso di suicidio dall’inizio dell’anno nel carcere pratese. Trovato agonizzante dagli agenti di polizia penitenziaria è stato soccorso e trasportato in ospedale, ma è deceduto poco dopo. (tvprato.it)

"Sulle carceri Azione fa una battaglia tenace. Lo ha detto Fabrizio Benzoni, di Azione, a SkyTg24 Agenda. (Civonline)

È stato trovato agonizzante attorno alle 19 di sabato da uno degli agenti impegnati nel controllo del reparto di media sicurezza del carcere di Prato. – In quel momento il suo compagno di cella era impegnato in altre attività. (LA NAZIONE)

La tragedia è avvenuta dopo un tentativo di rivolta all’interno del carcere pratese, quando ieri sera alcuni detenuti, per protesta si erano rifiutati di rientrare in cella rompendo le lampade al neon e barricandosi dentro una delle sezioni. (LA NAZIONE)

"A Prato oggi è avvenuto il sessantesimo suicidio di un detenuto nelle carceri italiane da inizio anno. Lo dice Riccardo Magi, segretario di +Europa. (Civonline)

"Subito soccorso e condotto in ospedale, è spirato poco dopo. Si tratta del 60esimo suicidio di un detenuto nel corso dell'anno, cui vanno aggiunti 6 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. (Il Messaggero Veneto)