Attacco alla missione Unifil, Magi (+Europa): "Nethanyahu ha perso la testa"

Attacco alla missione Unifil, Magi (+Europa): Nethanyahu ha perso la testa
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Il Sole 24 ORE INTERNO

Attacco alla missione Unifil, Magi (+Europa): "Nethanyahu ha perso la testa" 11 ottobre 2024 "Le parole del ministro Crosetto sono state precise e puntuali. Nethanyahu sta isolando Israele ulteriormente dalla comunità internazionale. Una comunità in crisi, ma soluzione non è certo attaccare le basi della missione Unifil in cui fra l'altro ci sono anche i nostri soldati. Nethanyahu ha perso la testa" così il deputato Riccardo Magi di +Europa. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

La missione Unifil, attiva dal 1978, non ha mai conosciuto un livello di tensione così alto dal conflitto del 2006. I caschi blu, con oltre 10.000 soldati provenienti da 50 Paesi, pattugliano quotidianamente la Blue Line, confine di 120km tracciato dalle Nazioni Unite tra Libano e Israele, cercando di evitare una nuova escalation tra le parti. (Secolo d'Italia)

Il portavoce della missione Onu in Libano: "Bandiera Nazioni Unite deve restare su questa parte del mondo" (LAPRESSE)

L'attacco, avvenuto nonostante i ripetuti avvertimenti di Hezbollah e l'ordine ai militari UNIFIL di rimanere nelle basi, ha suscitato l'immediata condanna dell'Italia, che schiera il contingente più numeroso con circa 1.200 soldati. (La Stampa)

Le 4 telecamere e la torretta: perché Israele ha sparato sull’Unifil

Ma tiene banco ancora l’attacco di Israele contro tre basi dell’Unifil – due di queste presidiate da personale italiano - schierata nel sud del Libano, due caschi blu di nazionalità indonesiana sono rimasti feriti. (la Repubblica)

Attacco israeliano a Unifil, Tajani: "Soldati italiani non si toccano, non sono Hezbollah" 11 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Siddhartha Gautama, Buddha, disse: “Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità”. Purtroppo però, e questo lo aggiungo io, quest’ultima, soprattutto quando riguarda Israele e gli ebrei in generale, non viene quasi mai ascoltata. (Nicola Porro)