Competitività Ue: vecchie logiche e gap da superare per tornare a crescere
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La recente audizione di Mario Draghi presso le Commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato ha acceso un faro sulle criticità e sulle prospettive del futuro della competitività europea. Il quadro delineato dall’ex Presidente del Consiglio evidenzia un’Europa in ritardo su diversi fronti: energia, innovazione, regolamentazione, difesa. Un’Europa che, dopo anni di austerità e rigidità fiscale, si trova oggi a dover fare i conti con la necessità di investire massicciamente in settori strategici. (Agenda Digitale)
Ne parlano anche altre fonti
«La nostra sicurezza è oggi messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia che, con l'invasione dell'Ucraina, ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l'Unione Europea». (Corriere della Sera)
Qualche anno fa, era il 1999, a seguito dei molteplici mea culpa sul loro passato comunista, il manifesto mise in prima pagina una foto di D’Alema e Veltroni col titolo “Facevamo schifo”. (Il Fatto Quotidiano)
Audizione in parlamento di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. Retrocedere su transizione? Accelerare semmai. Priorità taglio bollette ma affrancarsi dal gas. E l'Italia proceda su disaccoppiamento (Rinnovabili)
Miliardi di euro oggi previsti dalla Commissione Ue per riarmare l’Europa. A questo scopo non va trascurata la creazione di un comando «di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi, armamenti» e un altro che si occupi di creare una base industriale comune. (il manifesto)
ROMA – Mario Draghi è atteso alle 10 nell'aula Koch di Palazzo Madama per un'audizione davanti a tre Commissioni riunite Affari Europei, Bilancio e Attività Produttive. L'ex premier e presidente della Bce presenta al Senato il suo Rapporto sulla competitività, presentato al Parlamento europeo il 17 settembre scorso. (la Repubblica)
Mario Draghi si lascia andare a una stizzita ironia al termine del suo discorso tenuto di fronte alle commissioni di Camera e Senato riunite nella Sala Koch per discutere in merito al rapporto sul futuro della competitività europea. (il Giornale)