“La Befana vien di notte“, un viaggio nel tempo

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LA NAZIONE INTERNO

La Befana vien’ di notte... E’ con una certa nostalgia che mi appresto ad indagare sulla figura della Befana intimamente legata all’immaginario collettivo di grandi e piccini. Con nostalgia e con una certa dose di ritrosia dovuta al timore di arrivare alla scoperta di un qualcosa che possa, in una parola, inquinare, sciupare quel mio mito infantile. E, in effetti, la ricerca è stata sconvolgente e talmente colma di interesse che mi ha indotto ad andare a fondo e a cercare di dipanare con cura ma con inesorabile gradualità questa enorme matassa di storia, leggenda e memoria. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri giornali

Il termine “Epifania” deriva dal greco ἐπιφαίνω (epifàino), che significa “mostrarsi“, “manifestarsi“. Chi non ha mai sognato di ricevere dolciumi dalla Befana? Ma quali sono le vere origini di questa festa così sentita? L’Epifania, celebrata il 6 gennaio, cela un ricco passato che intreccia storia, religione e folklore. (Positanonews)

Il tema della Festa (Diocesi di Tivoli)

Questa giornata segna la conclusione delle festività natalizie e rappresenta un ponte tra antiche tradizioni religiose, pagane e popolari che si sono intrecciate nei secoli per dar vita a un simbolo amato da grandi e piccini. (la VOCE del TRENTINO)

Il Natale di una volta …anche oggi! L’Epifania tutte le feste porta via!

Gennaio, la Chiesa celebra la solennità dell’Epifania, con il racconto evangelico dell’incontro tra Gesù bambino e i Magi giunti dall’Oriente, guidati da una stella. In cattedrale l’arcivescovo Lauro presiede (con inizio alle ore 10) la S. Messa animata dalla Cappella musicale del Duomo e trasmessa in diretta streaming e TV. (Il T Quotidiano)

“Era mia intenzione tornare a ringraziarvi per la vostra umanità e per il vostro tempestivo intervento nelle aree impervie dei boschi dell’Aspromonte”. (Corriere di Lamezia)

Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio vola su una scopa; va sui camini e sui tetti delle case e distribuisce cenere e carbone ai bambini cattivi, regali a quelli buoni. E’ il giorno della Befana, vecchietta assai bruttina, ma dal cuore d’oro, con il naso adunco e il mento aguzzo, vestita di poveri stracci. (Corriere Salentino)