Migranti, Amendola (PD): "Governo Meloni, chiacchiere e distintivo"

Migranti, Amendola (PD): Governo Meloni, chiacchiere e distintivo
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Sassilive.it INTERNO

“800 milioni di euro dei contribuenti italiani sprecati per una becera propaganda di Governo. Un abuso sulla pelle dei migranti in spregio al diritto europeo. Il protocollo Italia – Albania è la sintesi di questo governo: chiacchiere e distintivo, incapacità e ferocia contro gli ultimi”. Così su X il deputato dem Enzo Amendola. (Sassilive.it)

Su altre fonti

Una riduzione significativa del contingente presente in Albania, che a regime doveva essere di 295 unità e che invece non ha mai superato le 220 presenze, tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti di polizia penitenziaria. (la Repubblica)

Così su X il deputato dem Enzo Amendola. Un abuso sulla pelle dei migranti in spregio al diritto europeo. (Sassilive.it)

E’ l’ultima tegola sull’operazione Albania, quella che il governo promette di portare avanti nonostante i rinvii dei giudici alla Corte di giustizia europea che ieri hanno liberato anche gli ultimi sette migranti, già portati in Italia (Il Fatto Quotidiano)

Albania, la decisione del Viminale: via 50 agenti dai Cpr

Lo scrive sui social il leader del M5S Giuseppe Conte. "Nel frattempo -prosegue- a Chigi non trovano il tempo per offrire soluzioni alle preoccupazioni degli italiani. (Civonline)

Bersaglio della destra per la sue recenti visite parlamentari al centro migranti di Gjader in Albania e per le sue dichiarazioni sull'illegittimità dei provvedimenti del governo in tema di trasferimenti obbligatori, l'onorevole Rachele Scarpa ne parlerà domani sera nella sede provinciale del Pd di Treviso in via Castagnole, nell'incontro "Dentro i Cpr in Albania - cronaca dell'ispezione parlamentare". (ilgazzettino.it)

Il governo attende la decisione della Corte di Giustizia Europea, ma intanto a Shengjin e Gjader c’è aria di smobilitazione. Dai 220 poliziotti presenti si passerà a 170. E Palazzo Chigi teme l’accusa di danno erariale. (Lettera43)