Roma: la piazza pro-Europa è stata pagata con 270mila euro di fondi comunali

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
L'INDIPENDENTE INTERNO

Un evento raccontato come «spontaneo», «autoconvocato dal basso» e «richiesto dai cittadini», ma in realtà organizzato e finanziato con 270mila euro di denaro pubblico. È infatti questa la cifra stanziata dal Comune di Roma per la manifestazione pro-Europa che si è tenuta lo scorso 15 marzo in Piazza del Popolo, lanciata dal giornalista di Repubblica Michele Serra e sostenuta dal sindaco Roberto Gualtieri (L'INDIPENDENTE)

La notizia riportata su altri media

Roma Capitale, denominazione azzeccatissima, ha speso un capitale di 270mila euro – soldi pubblici fino a prova contraria, attendiamo smentita dal sindaco Gualtieri – per la “manifestazione pacifista” di sabato scorso i cui partecipanti erano divisi su tutto tranne sul “dagli a Trump e alla Meloni”. (Liberoquotidiano.it)

Poco importa che ognuno la pensava per sé. Ora, cinquantamila è manna dal cielo. (GLI STATI GENERALI)

Ma l’effetto è esattamente quello, e lo hanno pensato tutti i diretti interessati quando hanno visto i sindaci dem Matteo Lepore (Bologna, nella foto) e Sara Funaro (Firenze) lanciare una manifestazione per il 5 aprile, stesso giorno della annunciata piazza … (Il Fatto Quotidiano)

Due famiglie si incontrano, e per certi versi affrontano, in un soggiorno estivo a Ventotene. Da un lato chi ricorda la storia dell'isola, l'importante eredità di ideali che porta con sé il luogo e che vuole preservare anche soltanto poche pietre testimoni della prima idea di Europa, dall’altro chi ha fatto soldi facili con i social e non ha neppure idea del “sacro” suolo che calpesta, tanto da realizzare una discoteca all’aperto dove Spinelli e Rossi ragionavano di pace e futuro. (La Stampa)

Quindi Lella Costa era in piazza prima ancora di essere ‘convocata’ da Michele Serra. In realtà c’era dai tempi dei Girotondi, che forse pochi ricordano, ma sono state le piazze chiamate da Nanni Moretti e dai tanti artisti, intellettuali, società civile che… (la Repubblica)

Caro direttore, (La Repubblica)