Pertini e il sogno di Ventotene: “L’Europa deve essere unita”
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Da una parte c'è il "sogno" o, come si diceva un tempo, l'ideale di un'Europa veramente unita, capace di comporre in una sintesi superiore gli interessi delle nazioni; con un Parlamento sovrano; con una politica estera che operi per una pace che non sia "semplice assenza di guerra", ma "dialogo, fiducia, distensione, intesa". Un'Europa più influente e più garante della sua stessa sicurezza, con una comune politica di difesa; con una economia in grado di battere occupazione e sfiducia nel domani (mali che affliggono soprattutto i giovani), di competere con i paesi più forti di aiutare i più deboli. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
Roma Capitale, denominazione azzeccatissima, ha speso un capitale di 270mila euro – soldi pubblici fino a prova contraria, attendiamo smentita dal sindaco Gualtieri – per la “manifestazione pacifista” di sabato scorso i cui partecipanti erano divisi su tutto tranne sul “dagli a Trump e alla Meloni”. (Liberoquotidiano.it)
La conferma del lobbysta alla gazzosa Di Maio a trafficone per il Golfo Persico, già sancita ad opera del maneggione Borrell, su raccomandazione di Draghi, è una provocazione che gli eurolirici accettano di buon grado rimuovendola: uno sprovveduto viene tenuto a 12mila euro al mese per agevolare il business spicciolo della sinistra mediterranea, essendo quello delle grandi compagnie globali a un livello troppo alto e troppo autonomo. (Il Giornale d'Italia)
Giovanni Maria Flick, già Guardasigilli ed ex presidente della Consult… Forse è anche per questo che guardando alla sorprendente folla di sabato, con le bandiere dell’Europa, mi è venuto in mente l’idea di un albero». (la Repubblica)
Bagarre giovedì mattina nell'Aula Giulio Cesare in Campidoglio dove è scoppiata una protesta contro le spese sostenute dal Comune di Roma in occasione della manifestazione di sabato scorso a Roma, Una Piazza per L'Europa. (Corriere Roma)
“E’ andata così: ero a Roma in scena con ‘Otello’ e Michele mi ha chiamata, ha detto: ‘Fai un salto in piazza’ e io: ‘Sono già lì’”. (la Repubblica)
“L’Europa” era il centro. Lasciamo stare che le piazze stracolme sino a un decennio fa si calcolavano in milioni: uno, due, cinque. (GLI STATI GENERALI)