Meloni attacca il M5s: "Spesi soldi pubblici per pagare 300.000 euro a Grillo"

Meloni attacca il M5s: Spesi soldi pubblici per pagare 300.000 euro a Grillo
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la Repubblica INTERNO

La premier Giorgia Meloni ha dato il suo avallo al ritiro della norma sugli stipendi degli esponenti di governo non eletti che sanciva l'equiparazione a quella dei parlamentari. "Fanno lo stesso lavoro - ha dichiarato Meloni, in sede di replica nel dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo a proposito dell'emendamento alla manovra -, dunque dovrebbero avere lo stesso trattamento. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma gli aumenti, sebbene trasformati in rimborsi spese, restano, anche se non per tutti. La nuova versione dell’emendamento alla manovra si riferisce infatti solo a quelli che … (Il Fatto Quotidiano)

Ai ministri un rimborso spese. Le opposizioni: “È un bluff”. Cambia la pensione a 64 anni Luca Monticelli (La Stampa)

Nel mezzo delle polemiche, la premier Giorgia Meloni ha chiesto di ritirare l’emendamento alla Manovra che aumentava gli stipendi dei membri del governo che non sono anche parlamentari. (Sky Tg24 )

L'ultima eredità del grillismo. Vietato pagare bene i ministri

Via libera da parte della commissione Bilancio della Camera (LAPRESSE)

In tal senso, dato che personalmente non credo all’esistenza di una sorta di equa retribuzione nel complesso mondo politico-burocratico, nell’attuale situazione l’idea di equiparare lo stipendio degli stessi ministri a quello dei parlamentari sembrerebbe una cosa assolutamente ragionevole. (Nicola Porro)

Nell'organismo della politica circolano ancora le ultime scorie del grillismo deteriore, quello dell'«uno vale uno». Tutti uguali, dal banchiere centrale al miracolato mandato in Parlamento con tre clic e un gazebo con le sedie da picnic. (il Giornale)